Con il Puskas c’era De Gea, stavolta decisivi gli errori di Ranieri e Kean. Ma anche la disattenzione di Quarta non ha aiutato
Aveva avuto bisogno di un tempo, la Fiorentina, per togliersi di dosso la paura di domenica scorsa, le immagini di Bove che si accascia a terra, il suono delle urla disperate alla ricerca di soccorsi. Troppo forte ciò che è accaduto per essere metabolizzato in pochi giorni e ancora, probabilmente, ne serviranno alla Fiorentina di Palladino per recuperare quell’entusiasmo che nell’ultimo mese ha fatto da moltiplicatore delle proprie forze. Così scrive il Corriere Fiorentino.
TITOLARI. D’altronde non è facile giocare ieri. Lo temeva Palladino e per questo aveva compiuto probabilmente la scelta più saggia: affidarsi (salvo poche eccezioni) alla squadra che aveva giocato i primi 17 minuti di gara contro l’Inter. Un modo per dire ai suoi che la partita con l’Empoli di Coppa Italia avrebbe avuto bisogno di tutte le energie e qualità a disposizione. Ma l’Empoli non è venuto a Firenze per fare presenza. Nonostante una formazione iniziale imbottita di giovanissimi.
ERRORI E RIGORI. Certo ad aiutare gli azzurri ci si è messo anche Quarta (nello sperimentale ruolo di mediano) con un errore tanto banale quanto grave che ha spianato la strada al vantaggio di Ekong. Con il passare dei minuti la Fiorentina è sembrata ritrovarsi, tanto da riuscire prima a pareggiate e poi a passare in vantaggio salvo poi essere nuovamente trafitta dalla squadra di D’Aversa. I rigori contro il Puskas avevano premiato i viola, ma tra i pali c’era De Gea. Ieri invece decisivi gli errori dal dischetto.
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Redazione LaViola.it