Connect with us

Editoriali

Viola d’orgoglio, così il girone di ritorno può avere un senso. Ultimi giorni di mercato dedicati a Sabiri

Un punto che va stretto alla squadra viola, ma che vale tanto. Reazione doveva essere e reazione è stata. Sul mercato c’è in piedi solo il discorso Sabiri

Alla fine la Fiorentina esce dall’Olimpico con l’amaro in bocca. E questo la dice lunga sulla prestazione orgogliosa della squadra di Italiano. In partenza sembrava la solita serata complicata all’Olimpico. In settimana c’era anche chi aveva parlato di pallottoliere dopo aver visto la squadra di Sarri schiantare il Milan martedì scorso. E la Fiorentina era reduce dalla sconfitta contro la Roma e da quella più rumorosa (anche per i fischi dei tifosi) contro il Torino sabato scorso al ‘Franchi’. Insomma, c’erano tutti gli ingredienti per affondare.

Italiano alla vigilia aveva chiesto personalità alla sua squadra. Non solo, aveva chiesto anche di alzare il livello della prestazione. Così è stato. E la partita dell’Olimpico riabilita anche il tecnico, da più parti criticato per gli ultimi risultati. “Le aspettative intorno a noi si sono alzate…” ha ricordato sempre lui. Come a voler giustificare i fischi dei tifosi ed a comprenderli. Serviva una prova da squadra vera. E la Fiorentina è scesa in campo nel modo giusto. Fin troppo casuale il vantaggio della Lazio, il resto è una partita ben fatta conclusa da quel pallone di Milenkovic finito sulla traversa al 94′. Il tecnico ha rinunciato ad un mediano per ri-mischiare un po’ le carte in mezzo al campo. Bonaventura e Barak sono due che qualche gol nelle gambe ce l’hanno ed è giusto che giochino entrambi.

Prestazione di squadra di sostanza, poi restano i limiti negli ultimi sedici metri, dove Jovic qualche segnale l’ha dato, ma ha fatto fare solo bella figura a Provedel in un paio di occasioni. Poco o niente. Ci vuole ancora di più. Il serbo deve ricordarsi in fretta chi era. La stagione (che sembra lunghissima per via della sosta Mondiale) è solo a metà e la Fiorentina è in corsa su tre fronti. Il tempo per essere un valore c’è ancora.

Quel valore che i calciatori di un certo livello danno alla squadra. E qui il pensiero corre veloce a Nico Gonzalez, tornato finalmente in condizione di giocare su alti livelli almeno un’ora abbondante. Il gol è una perla, ma vederlo giocare da leader a tutto campo è stato forse ancor più interessante. Solo lui può prendere in mano la squadra. Possiamo parlare e scrivere per giorni di moduli, idee, schemi e di tutto quello che vogliamo, ma certi giocatori in campo fanno la differenza. Averli o non averli è troppo dirimente, anche nel giudizio sull’allenatore.

Gli ultimi due giorni di mercato la Fiorentina li concentrerà sul discorso Sabiri. Operazione per l’anno prossimo da provare a completare subito. Per il resto i viola sembrano fermi, anche sul discorso attaccante. Il centrocampista della Sampdoria piace da tempo, lui ha già dato il suo gradimento mesi fa. La Fiorentina ha offerto poco più di 2 milioni, bisogna salire un po’ per portarlo via dalla Sampdoria.

32 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

32 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

32
0
Lascia un commento!x