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Viola, dominio e calcio alla crisi: 8 punti in 4 partite

La Fiorentina imbriglia il Milan a San Siro, Montella infila il quarto risultato utile di fila e scaccia via l’inizio complicato.

Il Milan di Giampaolo è sprofondato contro una bellissima Fiorentina e adesso la panchina del tecnico rossonero è davvero appesa a un filo sottilissimo, scrive Il Corriere dello Sport. La società aveva provato a proteggerlo dopo il ko di giovedì contro il Torino, ma la risposta della squadra è stata sconfortante e l’ex Montella si è preso la sua grande rivincita. Successo meritato e netto quello dei viola che, grazie agli 8 punti conquistati nelle ultime 4 giornate, hanno dato un calcio ad una crisi nella quale è invece sprofondato il Diavolo, alla terza sconfitta di fila (in tutto sono 4 in 6 turni: in Serie A era successo l’ultima volta nel 1938-39) e ora solo a +1 sulla zona retrocessione.

DOMINIO. Dubbi sulla legittimità del risultato non ce ne sono perché i viola hanno dominato, giocando con una chiarezza d’idee e una personalità sconosciute ai padroni di casa. Ha incantato il trentaseienne Ribery, uno per cui il tempo sembra essersi fermato e che giustamente è stato omaggiato con una standing ovation che San Siro riserva solo ai fuoriclasse, ma ha impressionato anche Castrovilli, un nome che sul taccuino del ct Mancini c’è già. 

BELLA VIOLA. Che sarebbe stata una notte da ricordare la Fiorentina lo ha capito in una prima frazione giocata in modo sontuoso e che avrebbe meritato di chiudere avanti di più di un gol. A dispetto del possesso palla concesso ai rossoneri (64% al 45’), i viola hanno dominato sia a livello tattico sia a livello di occasioni create perché il Milan, nonostante avesse gli stessi 11 uomini visti nel discreto primo tempo contro il Toro, stavolta era spento, impreciso e spaesato. Merito anche di Montella che, confermata per la quarta gara di fila la stessa formazione, ha alzato Castrovilli in pressione su Bennacer, mente del gioco avversario. Pezzella e compagni sapevano sempre quello che dovevano fare: hanno iniziato l’incontro alzando la pressione per impedire al Milan di giocare, ma quando sono passati in vantaggio, sono arretrati tutti dietro la linea della palla per essere ancora più compatti e ripartire grazie alla classe di Ribery e alle volate di Chiesa. Hanno avuto altre palle gol, ma non le hanno sfruttate e Montella non ha gradito.

SUPER RIBERY. Per completare l’opera la Viola così ha dovuto attendere la ripresa. Dopo il rosso a Musacchio la Fiorentina ha affondato negli spazi con ferocia. Castrovilli ha firmato il 2-0 e, dopo il rigore sbagliato da Chiesa, Ribery ha fatto innamorare il Meazza con i suoi dribbling e un gol che ha fatto scattare gli applausi di tutti. Il lampo finale di Leao non ha reso meno amara la notte rossonera né ha fermato la festa dei fiorentini a San Siro.

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