Diverse occasioni non sfruttate contro il Lecce, il classe 2000 sarà ancora al centro dell’attacco viola. Nell’emergenza (e nella crisi) deve riuscire a reagire.
E’ il classico dibattito sul centravanti: più grandi i meriti per trovarsi spesso nel posto giusto, ed essere tra quelli che ci prova di più, o i demeriti per non riuscire a concretizzare tutte le occasioni avute? La bilancia, per Dusan Vlahovic, è scivolata decisamente sulla parte negativa della questione sabato sera contro il Lecce. Con diverse critiche che sono piovute sul suo conto da parte dei tifosi viola. Così come non è passato inosservato Montella che, su quel pallone offerto da Dalbert e spedito alto dal serbo sotto la Fiesole, si è lasciato andare allargando le braccia come a dire: “Non è possibile”.
QUALITA’. Sfortuna, imprecisioni e un Gabriel in ‘serata sì’ si sono opposti a Vlahovic, sulle cui qualità comunque ci sono pochi dubbi. Ed è un classe 2000: non ha ancora 19 anni, e per un centravanti esperienza, malizia e conoscenza sono fondamentali. Doti fisiche e tecniche, però, sono evidenti. Ecco perché la Fiorentina ci ha puntato con forza in estate, pur prendendosi dei rischi. Il problema è che i viola hanno bisogno dei gol adesso. E Dusan è così chiamato a reagire subito, anche alle prime critiche piovute sul suo conto.
DOPPIETTE. Perché in tanti lo acclamavano quando Montella faceva giocare la squadra senza centravanti, ma sabato al Franchi si è preso anche qualche mugugno della gente. Non prendendo la cosa, tra l’altro, particolarmente bene. Vlahovic è giovane, determinato e molto competitivo. Stasera sarà una bella prova di maturità per lui, che a Cagliari ha trovato i primi gol in Serie A (molto belli quanto ininfluenti per il risultato finale) e con il Monza aveva centrato, ad agosto, le prime reti in maglia viola. Una doppietta pesantissima, perché la prima Fiorentina di Commisso stava rischiando di volar fuori dalla Coppa già al 18 agosto, con una figuraccia mica da poco. Invece il serbo entrò e decise quella partita. A dimostrazione che sì, i movimenti da centravanti li sa fare. E sì, sa essere anche cinico davanti al portiere.
(PRIME) CRITICHE. Chiaro che debba crescere. Chiaro che nella crisi, se il centravanti sbaglia 3-4 gol come sabato sera, nel vortice dei fischi ci possa finire anche un 19enne. Ma tutti gli attaccanti possono vivere partite così, in cui la palla non vuole entrare, in cui magari non c’è neanche la serenità necessaria (specie per un giovanissimo) per restare freddi negli ultimi metri. Processi di crescita inevitabili. “Vlahovic in prospettiva secondo me è fortissimo e ci crediamo molto. Ha il peso dell’attacco: nella penultima partita non è stato aiutato molto, mentre nell’ultima sì. Non si deve far prendere dall’ansia. Ha questa responsabilità, forse più grande di lui, ma ha la fiducia da parte di tutti”, ha detto ieri Montella.
TENTATIVI. E stasera sarà di nuovo titolare, Dusan. Ai suoi fianchi, nel tridente, Sottil e Ghezzal. Non ci sarà Chiesa, e neanche Ribery. Fuori anche Boateng. Il peso dell’attacco sarà tutto sui giovani e sull’ex Leicester. Vlahovic ha giocato titolare tutte e tre le ultime partite, per la Fiorentina avare di punti. Cinque tiri (4 nello specchio) contro il Lecce, tre tiri (1 in porta) contro il Verona, 2 tiri (con 2 gol) contro il Cagliari. In totale, in 10 presenze e 483 minuti giocati, il serbo ha tirato 15 volte in porta in campionato. Una media di un tiro ogni 32 minuti: nei numeri, è quello che ci prova di più. Abbastanza normale, se sei un attaccante, certo. Ma comunque indicativo di come la volontà e la capacità di provarci ci siano.
CRISI DI GOL. Serve affinare la mira, però. Con determinazione e lucidità. Perché alla Fiorentina, nell’emergenza, servono i gol adesso. I viola hanno segnato appena 6 gol nelle ultime 7 partite, e Vlahovic – in tutto questo – è addirittura il capocannoniere stagionale, con 4 gol. Le altre punte? Chiesa è a 3 gol, Ribery a 2, Boateng a 1. Pedro ci ha provato tre volte in 31 minuti totali in campo, aspetta una chance più corposa. Magari già stasera.
Di
Marco Pecorini