Fiorentina fra le più colpite in Serie A, con anche il ds Pradè che ha dovuto combattere a lungo per debellare il virus
Ha avuto suo malgrado un rapporto stretto con il Covid e ora la Fiorentina ha quasi azzerato il conto dei positivi (uno). Certo che alla fine di tutto questo una ricostruzione dettagliata aiuterà a ripercorrere le origini dell’incrocio viola sfortunato – definiamolo così – con il virus che ha cambiato le abitudini di tutti. E in molti pensano a un passo indietro verso la settimana che ha preceduto Udinese-Fiorentina (29 febbraio-8 marzo), quando ancora a livello globale non era stata decifrata l’offensiva del Covid. Di sicuro la proprietà si è impegnata con grande slancio per sostenere la lotta al Covid (raccolti 872mila euro con la sottoscrizione avviata da Commisso) e con trasparenza ha diffuso i dati relativi al numero degli infetti, tra i quali poi si è scoperto c’era anche il direttore sportivo Daniele Pradè, scrive stamani La Nazione.
Tra quarantene e ricoveri, è stato un periodo in cui più di altre società la Fiorentina è stata costretta a mettersi alla prova fuori dal campo. Ricevuti i complimenti dagli ispettori della procura federale per la nuova organizzazione al centro sportivo Astori, la società è come tutte in attesa di capire quale sarà l’evoluzione pratica della trattativa con il governo per ripartire con il campionato.

Di
Redazione LaViola.it