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Viola che cuore: sono Pan-durii a morire, qualificazione conquistata all’ultimo

Capezzi Aquilani Matos Borja Valero vs PanduriiQualificazione ai sedicesimi di Europa League con una vittoria nata (ma più che altro sbarbata) solo negli ultimi minuti: rischia e poi festeggia la Fiorentina contro il modesto Pandurii, innescando la superiorità delle sue star dopo una inutile e vaga dimostrazione di superiorità. La partita viola cambia in realtà nel secondo tempo, quando entra Borja al posto di Iakovenko ma è soprattutto la fase finale a mostrare la cattiveria assente per troppe fasi della partita. Borja determinante e Cuadrado decisivo come al solito per spaccare la gara con le sue giocate. A segno anche Matos (terzo gol in coppa) alla fine di una partita generosa e opportunista. Alla Fiorentina bastava solo un pareggio per qualificarsi matematicamente prima nel girone.
In porta c’è Munua e questa è una piccola novità che passa in secondo piano – se non in terzo – nello stadio che poco sembra credere all’impresa del Pandurii. La Fiorentina parte con Cuadrado interno a centrocampo e sceglie il possesso palla per governare la partita. Più che una scelta è il risultato della tecnica che in tutti i duelli mette in evidenza la superiorità viola, uno spreco di potenzialità come poi sarà evidente. 
Ritmi comunque bassi. Il Pandurii alterna palleggi decenti a ingenuità nella fase di costruzione che aprono corridoi nei quali, troppo consapevole d’essere più forte, la Fiorentina si affaccia con qualche accenno di vanità nei territori che crede di poter colonizzare senza problemi. Errore di presunzione. 
C’è un probabile rigore per una spinta di Crhistou su Matos e Cuadrado quando innesca il turbo fa sbandare il Pandurii, ma a sorpresa segnano i romeni, che dal nulla trovano un gran gol con Eric Pereira al 32’: la mezza rovesciata è un po’ sporca per la deviazione con la tibia e Munua resta sorpreso per la traiettoria che certo non esalta la sua elevazione. Il gol non scuote la Fiorentina, ma piuttosto Montella che dalla panchina gesticola preoccupato per i problemi di tenuta sulla fascia di Alonso. Buleica è il più attrezzato dei romeni e le sue accelerazioni fanno male, mentre l’attacco viola è poco sostenuto in fase di tiro da Matos e Iakovenko. 
L’occasione migliore arriva al 44’ con Cuadrado, che dopo un’azione prolungata in area manca il tap in ravvicinato per battere Mingote, entrato al posto di Stanca infortunato. Nel secondo tempo entra Borja per Iakovenko (pochissime tracce) e la Fiorentina si ridisegna in modo più logico, con Cuadrado nel tridente e lo spagnolo interno di centrocampo. Viola più convinti e Mingote si preoccupa un paio di volte contro Aquilani e Cuadrado, poi è Borja che non sfrutta un bellissimo assist di Gonzalo (fuori a tu per tu col portiere). 
Superiorità molto sterile, Munua para due volte su dos Santos e l’atteggiamento viola comincia un po’ a preoccupare per l’assenza di risultati concreti. Montella cambia Mati con Ilicic, che rientra dopo un mese e mezzo e va a giocare da interno. Ma poi negli ultimi sei minuti lo show di Cuadrado: assist per Matos e Borja, che segna il gol della vittoria al 91’. Che gioia. Ma che fatica.

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