Un pari e un ko nei primi due test inglesi, con tanti giovani e seconde linee per Palladino. Lavori in corso, serve un aiuto dal mercato
I cantieri sono ancora aperti in casa Fiorentina. Se già venerdì, contro il Bolton, le gambe della squadra di Palladino erano parse più imballate del solito, al cospetto certo di un avversario molto più avanti nella preparazione, anche nel test di ieri a Preston (dove la Fiorentina è capitolata 2-1) quei difetti che al cospetto della Primavera e della Reggiana erano parsi impercettibili sono tornati d’improvviso sul tavolo, scrive La Nazione.
RITMO E QUALITA’. Per carità, è bene ribadire che si tratta solo di calcio di luglio e che le formazioni proposte dal tecnico sono state infarcite di giovani (bene Caprini e Fortini, un po’ meno Baroncelli, ieri distratto sul secondo vantaggio locale a firma Keane) e di seconde linee destinate a salutare Firenze. Eppure, se da un lato il 3-4-2-1 varato da quasi un mese sembra un modulo con cui la squadra ha preso dimestichezza, è sul ritmo e la qualità di alcuni singoli che resta più di un punto di domanda. Sul primo Palladino lavorerà sodo, convinto che entro poche settimane la sua Viola sarà al top della forma, mentre per ciò che riguarda il valore di alcuni elementi dovrà essere il mercato a tracciare la strada.
PIU’ E MENO. Per il resto, gli esperimenti di Kayode e Biraghi adattati a fare i centrali stanno sempre più convincendo, al pari dei 58’ giocati ieri da Pongracic con il Preston (nonostante sull’1-0 di Lindsay il croato potesse far meglio) e anche la prova di Sottil è parsa in linea quanto fatto vedere al Viola Park. Da rivedere, invece, ancora il ruolo di Kouame (che ieri ha sbagliato pure un rigore) e quello dei portieri, che ad oggi non sembrano rispecchiare a pieno quello che Palladino chiede agli estremi difensori (coi piedi e soprattutto nelle uscite).

Di
Redazione LaViola.it