Ultimo ostacolo prima della sosta, Mazzarri con tante assenze per Covid: gara-trappola, la Fiorentina deve riprendere la marcia vincente anche fuori casa
Il rendimento al Franchi è da Champions League. Ventidue punti in 10 partite giocate in casa, meglio hanno fatto solo Torino-Roma (23 punti, ma rispettivamente con una e due partite in più) e Inter (26). La Fiorentina però deve migliorare il trend esterno. Dove in Serie A ha raccolto solo 13 punti in 11 gare: i viola hanno fatto meglio della Roma (12 punti fuori), sì, ma ben 8 squadre hanno fatto meglio di Biraghi e compagni. Insomma, se dal Franchi passerà gran parte della corsa europea (con tanti scontri diretti nel girone di ritorno), bisognerà incrementare il rendimento esterno per puntare seriamente ad un posto nelle coppe. Dove il ritmo è stato deficitario anche a proposito di gol: appena 11 segnati in 11 trasferte (tra i peggiori del campionato), contro i 29 centri in 10 gare casalinghe (il migliore di Serie A).
COME A NAPOLI. Certo, il calendario in questo senso non ha aiutato la Fiorentina, che nel girone di andata ha affrontato fuori casa Roma, Atalanta, Lazio e Juve, oltre a Genoa, Udinese, Venezia, Empoli, Bologna e Verona. Per poi ricominciare a Torino il girone di ritorno: un vero trauma. Superato però grazie agli 11 gol rifilati tra coppa e campionato a Napoli e Genoa. Proprio al ‘Maradona’ la Fiorentina ha dimostrato grande personalità anche in uno stadio complicato: ciò che chiede fin dal suo arrivo mister Italiano. Ovvero imporre il proprio calcio contro chiunque, sia in casa che in trasferta. Insomma, ora c’è da tornare a vincere lontano dal Franchi anche in campionato. Facendo tesoro anche dall’incrocio con il Grifone di lunedì: perché il Cagliari di Mazzarri è sì una squadra in difficoltà (tra i 6 casi Covid e una classifica complicata – terz’ultimo posto con 16 punti), ma va affrontato con lo spirito con cui i viola hanno sfidato la squadra di Konko. ‘Fame’ e determinazione dal primo all’ultimo minuto, quindi, perché questa squadra ha dimostrato di poter incontrare grosse difficoltà se rallenta i giri del proprio motore. Torino docet.
NIENTE CALI. Ma non solo, perché non è un caso che le sconfitte più cocenti siano avvenute proprio fuori casa. A Torino, ma anche a Venezia e ad Empoli. Approcci sbagliati in alcuni casi, superficialità in altri. Tutto ciò che la Fiorentina non deve ripetere a Cagliari, contro una formazione che comunque nel 2022 ha vinto due partite contro Samp e Bologna uscendo sconfitta di misura contro Roma e Sassuolo (in coppa). Insomma, la squadra di Mazzarri non sarà proprio quella ‘sgangherata’ vista al Franchi il 24 ottobre (finì 3-0 per i viola). E la Fiorentina difficilmente potrà permettersi altri cali di tensione.
UNA VITTORIA SU 7 TRASFERTE. Quella di Bologna del 5 dicembre è stata l’unica vittoria esterna in campionato nelle ultime 7 partite, nel mezzo alle sconfitte contro Venezia, Lazio, Juve, Empoli e Torino, con il pari di Verona che aveva chiuso il 2021. Ora Cagliari, prima della sosta. Se la vittoria contro il Torino al Franchi ad agosto aveva fatto vivere due settimane di pausa in serenità, lo stesso non era successo nelle ultime gare prima delle soste di ottobre (ko 2-1 col Napoli in casa) e novembre (ko 1-0 a Torino contro la Juve), mentre prima della sosta natalizia era arrivato appunto l’1-1 di Verona. Sarà un turno insomma da cercare di capitalizzare al massimo, anche perché la Juve farà visita al Milan, la Roma andrà ad Empoli e la Lazio riceverà l’Atalanta. Proprio i biancocelesti verranno poi al Franchi alla ripresa a febbraio. Ma intanto c’è il Cagliari. Una gara da non sbagliare.
Di
Marco Pecorini