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Vincere una Coppa, ADV ci crede. Pradè lancia la sfida

Diego e Andrea Della ValleSono due i concetti con cui Daniele Pradè ha chiuso la notte viola di San Siro. Primo: «Il nostro periodo buio è finito». Secondo: «Le squadre che abbiamo davanti in classifica non sono più forti di noi».
Rilette a freddo, dunque, le parole del direttore sportivo viola assumono i contorni di una sentenza (assolutamente positiva) con cui la Fiorentina manda in archivio la vittoria sulMilan. La trasferta di San Siro doveva essere la partita della svolta. E così è stato.
Adesso la traccia da seguire è quella che Della Valle ha voluto segnare l’estate scorsa e che Pradè e Macia hanno contribuito a segnare costrutendo la squadra che Montellaaveva chiesto alla società. Proprio con l’obiettivo di arrivare il più in alto possibile. E di sognare.
In estate, in effetti, la società ha varato una Fiorentina in formula Champions, mettendo sulle spalle dell’allenatore e nel cuore dei tifosi, il peso di un obiettivo che dopo le ultime dichiarazioni di Pradè appare gradevole e stimolante da sopportare.
Gli acquisti di Gomez (anche se assente) e di Joaquin, come l’arrivo di elementi del calibro di Ambrosini, il rilancio di Pepito Rossi e la scommessa – decisa e mirata – suNeto, sono le sfumature principali di una squadra che Della Valle vede fra le protagoniste del campionato, ma più probabilmente in primissima fila (ovvero vincente) in una delle altre due competizioni alle quali i viola sono chiamati a partecipare: Europa League e coppa Italia.
Così in quell’affermazione («le squadre che abbiamo davanti in classifica non sono più forti di noi») non c’è tanto la volontà di ribadire un concetto nel quale la società crede in modo assoluto. No, in quelle parole di Pradè è bene rileggere un messaggio sicuramente più preciso e più… vincente, ossia che questa Fiorentina è già pronta per consegnare alla famiglia Della Valle il primo trofeo della loro gestione.
Ma c’è di più. E’ evidente che la famiglia proprietaria della Fiorentina è pronta a migliorare le cose anche grazie al mercato di gennaio. Il concetto è semplice: seAquilani e compagni riusciranno a consolidare le buone cose fatte fino ad oggi, e se per alzare ulteriormente e definitivamente l’asticella ci sarà bisogno di completare il lavoro (sul fronte del mercato) iniziato l’estate scorsa, i Della Valle sono pronti a intervenire. A fare la loro parte.
Anche per questo i «mille» occhi degli uomini di Pradè e Macia stanno tenendo sotto osservazione i campionati di mezzo mondo. L’uomo in più da regalare a Montella può arrivare. Da un momento all’altro.

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