Viola in campo questa sera in Sardegna per cercare la vittoria e chiudere definitivamente la questione ottavo posto in campionato
Stasera (inizio ore 20.45) la Fiorentina giocherà per prendersi i punti che le mancano per guadagnarsi la qualificazione europea. Sarebbe il modo migliore possibile per preparare la Conference e progettare il futuro (ieri Goretti a proposito si è liberato dalla Reggiana e a giorni si legherà alla Fiorentina per diventare il braccio destro di Pradè sul mercato): «Cagliari è importante, sceglierò la formazione anche in base alla capacità di recupero fisico dei giocatori». Scrive il Corriere Fiorentino.
L’idea del mister è quella di gestire forze, risorse e uomini. Ciò non vuol dire che stasera si vedrà una Fiorentina 2 ma che, lui e il suo staff, faranno scelte basate su dati, calcoli, minutaggio e condizione di ogni singolo calciatore. Nella testa di Italiano infatti la formazione che si dovrà giocare la finale di Atene è già abbastanza chiara e non a caso da settimane sta andando avanti seguendo un percorso preciso che tiene insieme due obiettivi: portare al top i potenziali titolari di mercoledì prossimo senza però tralasciare il campionato. Una linea che verrà tenuta anche col Cagliari. Prendersi i tre punti quindi, ma senza spremere troppo gli uomini più importanti. È questo l’obiettivo.
Per questo insomma in Sardegna si vedrà una squadra che sarà una specie di via di mezzo tra quella di lunedì sera col Napoli (molto simile a quella migliore possibile) e quella rivoluzionata che aveva giocato sia con la Salernitana che col Verona. In difesa potrebbero riposare Dodò, Biraghi (anche per il pestone) ed uno dei due centrali (più Quarta che Milenkovic) lasciando spazio a Kayode, Ranieri e Parisi.
E poi il centrocampo, con Arthur destinato alla panchina e Bonaventura invece che dopo i 90’ col Napoli potrebbe mettere altri minuti preziosi nelle gambe vista l’assenza precedente. Con lui, probabilmente, Mandragora. Il dubbio più grande riguarda il centravanti, e vale sia per oggi che per mercoledì. Belotti infatti ha alle spalle un periodo non semplice e per ritrovare la condizione ha bisogno di giocare mentre Nzola vive una specie di rinascita.
Di certo tra i due sarà staffetta, con Ikoné, Beltran e Castrovilli favoriti per partire dal primo minuto. Per archiviare il campionato, e dare ufficialmente il via all’operazione Olympiacos. «La città spinge, c’è aria da finale e tutto questo crea energia positiva — chiude Milenkovic, uno della vecchia guardia (è qui dal 2017) che pagherebbe di tasca sua pur di potarsi la coppa a casa — ancora quest’anno non ho segnato, magari ad Atene avrò occasione…». Prima però c’è il Cagliari di Ranieri. E un posto in Europa da tenersi stretto.
Di
Redazione LaViola.it