
La rovinosa caduta di Roma ha fatto spostare ancora le lancette del barometro viola verso la tempesta, dopo che le vittorie contro Chievo e soprattutto, Juventus avevano riportato la Fiorentina a lambire le zone nobili della classifica. Già il pareggio interno contro il Genoa aveva fatto storcere la bocca a più di uno, poi era arrivato il successo a Pescara a riportare il sereno, fino al disastro dell’Olimpico.
Tutti sul banco degli imputati, con la partita contro l’Udinese diventata di colpo più importante di una sfida Champions. In palio tre punti per ripartire, ma soprattutto per evitare di accendere una miccia che cova sotto la cenere. Un altro risultato a metà, se non addirittura una sconfitta, aprirebbe scenari impensabili o, quanto meno, difficilmente decifrabili.
La società – leggi i vertici – non ha certo gradito lo spettacolo offerto dal ventesimo in poi dalla squadra e lo hanno fatto presente. Con toni pacati, come lo stile impone, ma fermi. Poco spazio alle interpretazioni. Decisioni drastiche non sono previste (Sousa nelle intenzioni è destinato a restare sulla panchina viola fino al termine della stagione), ma come lo stesso allenatore ripete tipo disco rotto, tutto dipende sempre dai risultati. Gli unici che non ammettono repliche. Sousa, come sempre, non pensa a questo, ma solo a lavorare per il presente.
La strategia, ovviamente, è arrivare a fine stagione nella migliore posizione possibile per poi ripartire la prossima stagione con un timone diverso. A meno che non arrivi una volata finale vincente che consenta alla Fiorentina di agganciare una posizione Champions adesso lontana undici punti. Missione impossibile? Sì, considerato il cammino in altalena della squadra che ha perso per strada troppi punti pesanti soprattutto contro le cosiddette piccole e per ingenuità evitabilissime (leggi Napoli e Genoa, in parte).
Missione altrettanto impossibile quella di agganciare il quarto posto, adesso della Lazio a quota 43 (più 6 rispetto ai viola) Troppo discontinui i viola, dicevamo, per pensare di scavalcare, nell’ordine, Milan, Atalanta, Inter e quindi Lazio. Molte risposte, se non tutte, si avranno dopo la partita contro l’Udinese e, soprattutto, dopo lo scontro diretto contro il Milan la settimana dopo a San Siro.
La missione – non impossibile questa, ma obbligatoria – è evitare altre prestazioni come quella dell’Olimpico. Il messaggio arrivato dall’alto è stato metabolizzato e ci si aspetta una pronta risposta già domani sera. E non solo per la classifica.

Di
Redazione LaViola.it