La Fiorentina, a cominciare dal Monza, dovrà giocare tre partite importanti prima della finale. Almeno l’ottavo posto in campionato serve per diversi motivi
Intanto, ieri, un giorno di riposo e la Fiorentina comincerà a pensare al Monza solo da oggi tornando al Viola Park per il primo allenamento che sarà sicuramente con morale ed entusiasmo a mille per aver conquistato la finale di Conference League. E a quella, fin dalla partita di lunedì sera contro i brianzoli, saranno indirizzate le scelte di Vincenzo Italiano per portare tutti ad Atene, e soprattutto gli undici che saranno titolari, nelle condizioni migliori: possibile, questo, con una rotazione mirata degli uomini e una gestione oculata delle forze, scrive stamani Il Corriere dello Sport-Stadio.
Ma senza abbassare il livello di competitività della squadra, perché l’ottavo posto in campionato rimane sempre un traguardo e sempre possibile: anche in funzione della Coppa Italia 2024-’25 e non solo dell’Europa, altrimenti con un piazzamento al di sotto la Fiorentina sarebbe costretta ad entrare in scena subito nel primo turno intorno al 10 agosto, già sapendo che se supera quello e il secondo a ottobre andrà a giocare fuori casa l’ottavo a eliminazione diretta. Poi, sarebbe un errore oltre che un rischio abbassare il livello di concentrazione e attenzione riducendo a una partita ciò che rimane della stagione.
Anzi, le partite di Serie A aiuteranno il tecnico viola a decidere. Lunedì sera, ad esempio, Kayode, Parisi e Ranieri in difesa, Maxime Lopez e Duncan a centrocampo, Ikoné, Barak e Nzola in attacco (più Castrovilli confermato nel ruolo da esterno sulla trequarti, però il centrocampista pugliese non è in lista Uefa) potrebbero avere una nuova occasione: nessuno di loro era titolare a Bruges, ma la strada verso Atene è lunga.
Di
Redazione LaViola.it