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Vicini al Corvino-bis, ma c’è un’idea dei Della Valle per il futuro: Rui Costa

Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, ci siamo, poche ore e i fratelli Della Valle dovrebbero ufficializzare il ritorno del leone di Vernole, il guerriero di sempre, Pantaleo Corvino. Il condizionale magari è un eccesso di sicurezza, ma i due veri e pericolosi avversari che ancora, seppur parzialmente, tenevano botta per il ruolo di ds viola (Rui Costa e Giovanni Sartori, con un pensierino pure per Braida e Sabatini) si sono progressivamente distaccati: non era certo facile liberarli. E poi Pantaleo aveva dalla sua l’impatto indiscutibile sulla città. L’impressione è che tutto venga chiarito entro stasera, al più tardi domani. Un giorno per i dettagli, magari per verificare chi potrà lavorare con o accanto a Corvino. Poi la formazione della sua squadra e l’avvio del mercato.

 

Se Rui Costa avesse potuto liberarsi subito, forse, su di lui la Fiorentina dei Della Valle avrebbe potuto fare un investimento formidabile. Niente da fare? Pare di no, pare. Occhio perché l’idea è di Mario Cognigni e dei fratelli Tod’s, prima o poi glielo richiederanno. Potrebbe arrivare Martin Jørgensen? Strada percorribile, più di quella che potrebbe portare a Gabriel Batistuta. La cena dei giorni scorsi ha acceso di entusiasmo la città, ma tutto appare complicato. Ma pure in questo caso vietato bloccare la fantasia. Altri nomi? Di Chiara? Bel nome, ma non appartiene all’era Della Valle. Riganò? E’ un grande amico della Fiorentina, per lui prima o poi un posto al settore giovanile. Allora chi? Possibile un colpo, come sul mercato. Si potrebbe pensare a Sebastien Frey, le cui lacrime il giorno dell’addio la proprietà viola non le ha mai dimenticate, ma anche Manuel Pasqual, che ha sì voglia di giocare, ma se non dovesse trovare l’occasione che piace a lui potrebbe anche pensare ad una soluzione completamente diversa, sempre nella “sua” Firenze. Pantaleo, sul fronte mercato, di uomini a cui ha già «sentito la pelle» ce n’ha in abbondanza. Praet per esempio. Un bel nome, ma non è certo il solo. Scommettiamo però che Leo si presenterà di nuovo al Franchi con in mano un altro dei suoi…assegni circolari. Perché: a Firenze non verrà mai per fare brutte figure, per cancellare o offuscare i giorni in cui gli ultrà gli scrivevano…«Voi con l’acqua, noi Cor-vino».

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