Il vicepresidente dell’Aic Calcagno: “Sul nuovo protocollo stiamo tutti remando dalla stessa parte e facciamo progressivamente passi avanti”
Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC, ha parlato quest’oggi di quelle che sono le prospettive di ripresa del calcio italiano. Queste le sue dichiarazioni: “Nuovo protocollo? Si stanno facendo progressivamente passi in avanti, la cosa positiva è che tutti stiamo remando dalla stessa parte. Rimane la criticità dell’eventuale positività durante la fase di preparazione e durante il campionato. Tante squadre non hanno le strutture per poter eventualmente ‘rinchiudere’ tutta la squadra. Anche a livello organizzativo, mi chiedo come si possa fare. E’ stata accolta la nostra richiesta sulla questione del ritiro, che aveva poco senso. Mettersi in un ritiro preventivo quando poi dopo due settimane il gruppo sarebbe tornato ad essere aperto non aveva alcun senso. Ora abbiamo tutti la responsabilità di farci trovare pronti, credo che i contatti continui di questi giorni e il fatto di aver migliorato ulteriormente il protocollo siano segnali positivi. Ora bisogna guardare anche agli altri protocolli, perché riprendere il campionato è una cosa del tutto diversa”.
“Paura di contagio? Ci sono sensibilità differenti, come in tutte le categorie: la paura ce l’abbiamo tutti. Rischio infortuni? Questo è un aspetto penalizzante: non tanti calciatori sono abituati a rimanere fermi per così tanto tempo. La ripartenza o il 13 o il 20 consentirà comunque un minimo di preparazione ai tesserati. Il taglio degli stipendi? Ogni società è diversa dall’altra. Non credo che alla Fiorentina, che non è ancora arrivata a una decisione, non ci sia un clima sereno per questo motivo. L’allungamento dei contratti? Non ho novità: la Fifa ci dice che se la stagione fosse prorogata i contratti avrebbero lo stesso valore”.
Di
Redazione LaViola.it