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Via ufficiale al mercato: tra la pazienza e il campionato che si avvicina. Innesti mirati, casi da risolvere ed esuberi da piazzare

Pradè, Iachini e Barone Fiorentina

Un centravanti, un centrocampista (regista o mezzala?), un esterno sinistro, con le situazioni Chiesa, Milenkovic, Pezzella e Vlahovic da risolvere. Oggi parte ufficialmente il mercato, ma tra 18 giorni si va in campo

Parte ufficialmente oggi il calciomercato estivo 2020. Eppure, essendo al 1° settembre, è come se fosse già iniziato da qualche settimana. Chiaro, i contatti, le chiamate, gli incontri vanno avanti da tempo, ma in realtà poche squadre si sono mosse con accordi ufficiali. Hakimi all’Inter e Osimhen al Napoli sono i colpi fin qui più importanti, la Juve aveva già chiuso lo scambio Pjanic-Arthur e ha preso a sorpresa McKennie, l’Atalanta ha ufficializzato Miranchuk, la Roma a zero Pedro. Mentre il Torino, che vorrebbe fare una mezza rivoluzione con Giampaolo, ha colmato alcune lacune con Rodriguez, Vojvoda e Linetty. E la Fiorentina? È ‘ferma’ ad Amrabat, e in realtà non è poco per un centrocampista su cui molti avrebbero voluto mettere le mani.

LINEA GENERALE. Certo, la piazza aspetta le diverse migliorie ad una squadra arrivata 10° dopo un campionato passato a lungo a guardarsi con preoccupazione le spalle. Specie con un Commisso che aveva annunciato nei mesi scorsi di voler aggredire la zona Europa, anche se nelle ultime uscite ha preferito il ‘low profile’ del “vogliamo migliorarci, dal 9° posto in su”. Ovviamente, al di là delle parole, sarà il campo a parlare. Le idee ci sono: confermare l’ossatura base della passata formazione, con tanti giocatori e diversi giovani che non hanno espresso il loro potenziale, e inserire due, tre, quattro innesti mirati per alzare il tasso tecnico e di esperienza. Un centrocampista (regista o mezzala?), un esterno sinistro (almeno), un attaccante. Forse anche un difensore. Serve però calma e sangue freddo, non è un mercato facile per nessuno e la situazione economica è complicata per tutti. Lo stesso Commisso ha sottolineato le perdite milionarie della società viola nell’ultimo anno. Ma c’è la volontà comunque di arrivare ad obiettivi importanti.

PAZIENZA. Serve però pazienza. In un mondo del calcio che pazienza non ne ha. Soprattutto con un campionato che inizierà tra 18 giorni: Iachini, giustamente, vorrebbe avere una bozza di squadra il prima possibile, inserire negli meccanismi quei giocatori importanti che la società vuole consegnargli. Ma è chiaro che se sei una società come la Fiorentina che non gioca le coppe (da anni) e non hai soldi “da buttare via” (parole, giuste, di Commisso), devi lavorare ai fianchi di società e procuratori e aspettare che si sblocchino diverse situazioni. I vari Piatek e Torreira ad esempio, e le rispettive società, finché hanno aperte ipotesi che possono portare più soldi e appeal prendono tempo nel dare il via libera (magari a dei prestiti con diritti di riscatto). Ancora le big devono muovere giocatori importanti, tante caselle devono incastrarsi, e nel mercato si sa, possono aprirsi scenari inaspettati e più favorevoli col passare dei giorni. Discorso che può valere per l’attaccante: andando avanti con il tempo magari una grande squadra può mettere sul mercato un giocatore che può dare più garanzie di Piatek.

BANCO DI PROVA. Pradè, navigato uomo mercato, lo sa bene e lascia le varie strade aperte. Anche se poi l’ok definitivo, come su ogni decisione (compresa quella a suo tempo dell’allenatore), arriverà da Commisso. Che da New York dirige tutto e sì, se fosse a Firenze potrebbe dare un’accelerata a qualche situazione. Visto che sul mercato le cose possono cambiare anche nel giro di poche ore. Ma tant’è, serve ancora la strategia della pazienza, quella che il ds viola ha usato nelle ultime sessioni con i vari Duncan, Lirola, Pulgar e Cutrone. Pressing costante, obiettivi precisi e chiusura alle condizioni viola. Questa volta, con una stagione di tempo per lavorare, Pradè sa di non poter sbagliare. Di dover inserire gli uomini giusti nei posti giusti, seguendo anche le idee dell’allenatore. Sarà un banco di prova cruciale anche per lui, ovviamente. Con i tifosi che si aspettano una Fiorentina che possa tornare finalmente a divertire dopo annate complicate.

ESUBERI E CASI DA RISOLVERE. Nel frattempo ci sono una ventina di giocatori da cedere. Che a bilancio pesano quasi 15 milioni lordi. Alcuni giovani sono già partiti, ma il difficile sarà trovare giusta collocazione ai vari Saponara (c’è il Parma di Liverani), Eysseric, Dabo, Cristoforo, Boateng. Un lungo lavoro che rallenta ulteriormente tutto. In più, mettiamoci ancora le situazioni interne da risolvere: se Castrovilli è incedibile (impensabile qualsiasi scambio o trasferimento, anzi, sul piatto c’è un possibile rinnovo di contratto e la suggestiva maglia numero 10), Chiesa in particolare tiene in scacco la Fiorentina. Situazione intricata, che prima o poi andrà risolta. Finora nessuno si è presentato con una cifra neanche vicina ai 60 milioni, sarà da capire se la società viola accetterà prima o poi delle contropartite gradite. Chiaro che con un’entrata importante si potrebbe dar vita ad acquisti di un certo livello, ma è complicato trovare qualcuno che spenda quei soldi cash. E qualora non arrivasse mai un’offerta ‘congrua’? Difficile continuare insieme con il contratto in scadenza 2022. Per ora nessuno esce allo scoperto, la cosa può andare per le lunghe.

BIG IN DIFESA. Quindi la situazione Milenkovic, anche lui in scadenza 2022 e con un Ramadani che sta provando da mesi a proporlo altrove. Piace al Milan, ma non solo. Per Iachini è incedibile, per la società lo stesso. Ma anche qui, senza rinnovo, come si può procedere insieme? Si va andrebbe verso fine contratto? Difficile. Così come ancor più complicato sarebbe trovare un sostituto all’altezza negli ultimi giorni di mercato. Poi c’è Pezzella, anche se in questo caso la volontà comune sarebbe quella di proseguire insieme, nonostante la visita dell’agente a casa Milan qualche giorno fa. Ma anche per il capitano, a due anni dalla scadenza, si dovrebbe prospettare un rinnovo.

-18 AL VIA. Infine l’attacco. Dove oltre alla situazione Chiesa di cui sopra, uno tra Vlahovic e Cutrone può essere di troppo se si vuole arrivare ad un centravanti più esperto. Se per Dusan comunque si andrebbe verso un prestito e non una cessione definitiva, e negli ultimi giorni anzi pare più vicino alla conferma, per Patrick andrebbe trovato un accordo con il Wolverhampton visto il prestito (con obbligo di riscatto legato alle presenze) ancora in corso. Una soluzione va trovata, ma in ogni caso nessuno parte prima dell’acquisto di un’altra punta. Casi spinosi e intricati da risolvere. Con Iachini che intanto lavora con la sua rosa allargata dai diversi esuberi, senza i 10 Nazionali, con un Ribery tornato in gruppo, e un Amrabat che comunque è un innesto non da poco lì in mezzo. Certo, avere un Torreira in più da affiancare al marocchino e a Castrovilli non sarebbe certo male. Magari prima dell’inizio del campionato.

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