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Iachini: “I ragazzi mi hanno chiesto il ritiro anticipato. Salvezza, niente calcoli. Kokorin…”

Iachini

Le parole del tecnico della Fiorentina verso la sfida contro il Bologna.

A due giorni dal derby dell’Appennino, Beppe Iachini parla verso Bologna-Fiorentina, dopo il silenzio stampa durato una settimana. Ecco le sue parole su VI.IT.

LAVORO SU TESTA O GAMBE.Dopo 5 mesi in cui non siamo stati insieme è normale che si dovessero ritrovare alcuni meccanismi, soprattutto per la linea difensiva. Poi la testa dei ragazzi, ci siamo ritrovati con più preoccupazione e tensione. Normale che andava accorciata la squadra, fatto un lavoro psicologico. Col Sassuolo abbiamo fatto un’ora ben giocata, potevamo raddoppiare. Poi in un minuto e mezzo due rigori, due episodi che hanno cambiato la partita. Questo fa presagire un po’ di tensione. Mi auguro che i risultati e le prestazioni delle ultime settimane abbiano dato fiducia ai ragazzi, per un finale di campionato importante. Dobbiamo prepararne una alla volta, cercando di migliorare partita dopo partita sotto l’aspetto tattico e dell’organizzazione e del saper gestire anche situazioni che possono non essere positive. Nel calcio ci sta. L’equilibrio di squadra dev’essere sempre quello, tenere linee, intensità e applicazione per 95 minuti”.

QUOTA SALVEZZA. “Lo dico sempre alla squadra, mai fare calcoli o pensare agli altri. Bisogna pensare e preparare una partita alla volta, fare il massimo di partita in partita. Con atteggiamento, concentrazione. Il particolare può essere ora ancora più determinante. Non pensiamo al fatto che possono servire tot punti, queste cose non portano mai a niente. Batto su questo aspetto da quando sono tornato, ogni partita bisogna portare a casa il massimo che si può. Mi ha fatto molto piacere ad inizio settimana che i ragazzi mi hanno chiesto di poter andare un giorno prima in ritiro per preparare la partita. Questo vuol dire che c’è voglia di preparare bene questa sfida di Bologna, Sinisa ha fatto un gran lavoro, ci sono giocatori di qualità. Bisogna fare una gran partita. Mi ha fatto piacere che i ragazzi abbiano proposto questo ritiro anticipato, la partita è importante. Da stasera siamo in ritiro, siamo qui in ritiro, domani mattina ci alleniamo e poi partiamo per Bologna”.

INIZIO’ A BOLOGNA UN ANNO FA.Lo scorso anno ho trovato la stessa pressione e tensione che non aiuta a sviluppare le partite, a scendere in campo in maniera giusta. Ora ci stiamo scrollando di dosso questa cosa qui, per dare più forza al progetto tattico e all’organizzazione di gioco, per far andare in campo i ragazzi più convinti e determinati. A livello psicologico per cambiare il senso delle partite e reagire ad episodi sfortunati. La squadra l’ha fatto bene contro l’Atalanta, dal 0-2 a 2-2, poi un rigore ci ha impedito anche di andare a vincere. Questo dev’essere nel nostro Dna, bisogna fare il massimo partita dopo partita. Questo lavoro dei ragazzi deve portare prestazioni e risultati, mi aspetto sempre grandi risposte dal gruppo. Da chi parte e da chi entra. È un momento importante, per noi e per tutti. Non ci sono da far calcoli ma solo essere determinati e determinanti”.

BOLOGNA FERITO.Hanno giocatori importanti, che possono risolvere la partita con una giocata là davanti, hanno qualità. Mihajlovic ne ha fatto un ‘giocattolino’ bello, interessante. Bisognerà essere concentrati e attenti per 95′, preparare la partita come stiamo facendo. Per essere anche noi incisivi e pericolosi”.

CENTROCAMPO.Vediamo come arrivano i ragazzi individualmente a livello fisico, in ogni gara ci sono più partite e vanno lette, all’inizio e a gara in corso. Castrovilli aveva fatto molto bene con il Sassuolo, dove aveva preso un palo, e con il Genoa. Sta convivendo con un problemino fisico che si porta avanti da un po’ di tempo, ma per noi è un giocatore importante. Vediamo come staranno i ragazzi a livello fisico, e decideremo. Ma non si parla più dell’io, Tizio o Caio. Tutti sono importanti, l’ho detto fin da quando sono arrivato. In questo finale le partite sono sempre meno e bisogna essere determinati a prescindere da chi parte o subentra”.

KOKORIN. Non si è ancora allenato con me da quando sono arrivato, ha avuto questo problema e non si è mai allenato con noi. Ha sempre avuto il suo programma differenziato con i preparatori. Non so quando definitivamente o in parte potrà tornare con noi. Devono fare altri accertamenti, si vedrà”.

MALCUIT.Sta lavorando, sta migliorando, veniva da un periodo in cui non aveva mai giocato. Può crescere ancora. Lo stiamo stimolando per arrivare alla conoscenza anche a livello tattico, per poterci dare una mano nel finale di campionato”.

COME STA LA SQUADRA.I ragazzi si stanno riprendendo, anche Venuti si sta riallenando con i compagni. Verificheremo in questi ultimi due allenamenti. Veniamo da tre partite di fila, non è un dettaglio”.

PRIMAVERA. “Sono molto contento, quando vince la Fiorentina sono sempre felice. Molto bello quando vince la Primavera. Sono molto contento per Aquilani, ho condiviso con lui un percorso lo scorso campionato. Sono felice per la società, per i ragazzi. Vengono sempre dei ragazzi ad allenarsi con noi, ci sono alcuni interessanti e potranno dare una mano alla Prima Squadra nel loro percorso. Anche lo scorso anno nel finale hanno esordito con me Dalle Mura e altri. Ma prima c’è da pensare a quello che siamo noi, anche se sono felice per la Primavera. Il futuro della Fiorentina passa anche da un settore giovanile di prospettiva”.

QUARTA.Ci stiamo lavorando. In Serie A se siamo troppo bassi andiamo sulle capacità individuali e concediamo margine agli avversari. Se lavoriamo di reparto andiamo meglio. Quarta ha perso un po’ di lavoro, perché per 5 mesi non ci sono stato, e appena è arrivato aveva fatto un mese di lavoro con me. Nel calcio le cose si evolvono, cambiano. Il lavoro della linea difensiva, per quanto mi riguarda, abbiamo ripreso a lavorare su certi meccanismi di natura tattica, letture che ci avevano portato ad essere la miglior difesa. Lui sta lavorando, perché non abbiamo potuto lavorare molto insieme. Sta crescendo, sta solo cercando di trovare queste letture. È un giocatore importante per noi come Igor e gli altri compagni”.

CONDIZIONE FISICA. “Stiamo bene, sì. I dati dicono questo. La squadra l’abbiamo ritrovata bene fisicamente. Mi dispiace che negli ultimi 20′ con la Juve non avevamo la gamba per controbattere a dovere, ma alla terza partita in una settimana me l’aspettavo. Ma ho visto la squadra lavorare sempre bene, spingiamo con intensità negli allenamenti. Queste cose poi dobbiamo riportarle sul campo per 95′. Con attenzione e cura del dettaglio”.

AVVERSARIO.Noi rispettiamo le caratteristiche degli avversari, il Bologna ha sì Orsolini e Barrow, ma anche Palacio, Skov Olsen, Soriano. Bisognerà fare una partita organizzata a livello tattico ma anche ribattere e fare le cose che prepariamo in settimana. Un avversario pericoloso nelle ripartenze, ci vorrà molta attenzione nelle preventive, nelle posizioni”.

EYSSERIC.E’ sempre entrato, ma in questo momento in mezzo al campo abbiamo Bonaventura, Pulgar, Amrabat, Castrovilli, Eysseric. In questo momento stanno bene anche gli altri. A volte magari può essere utile dall’inizio o molto utile a gara in corso, come Callejon, quando devi incidere ancora di più con velocità e giocatori freschi che possono imprimerti una spinta maggiore per la vittoria. Da questi ragazzi mi aspetto grande partecipazione perché ci devono e possono dare vantaggi anche a gara in corso”.

VLAHOVIC. “E’ molto concentrato sul lavoro, è una stagione importante per lui e la Fiorentina. Lavora da squadra, sta lavorando con umiltà e deve continuarlo a fare per migliorare ogni giorno. E trovare continuità e forza mentale, che non è facile. Come dico sempre bisogna sempre stare sul pezzo e spingere, nel calcio la partita che passa non conta più. C’è solo la partita dopo. Ci aspettiamo ancora tanto, sa che il percorso è questo”.

BEPPE E LA VIOLA. “Quando sono arrivato l’anno scorso sapevo che non era una situazione facile da ribaltare e rimettere in sesto. Mi è ricapitato ancora quest’anno di essere chiamato per dare una mano, e fare un finale con un calendario difficile, una situazione particolare all’interno del gruppo, anche mentale e psicologica. Chiaro che c’è pathos, quando sei affezionato in ballo entra anche il cuore e l’affetto di tutti. E senti ancora di più questa cosa. Ma devo restare concentrato, cercare di fare al meglio il mio lavoro con i ragazzi e la società. Ci sono stagioni che prendono una piega di un certo tipo anche magari senza grosse spiegazioni. Succede anche da altre parti. Senza tifosi allo stadio, il Covid, la preparazione non fatta. Cose non normali per il nostro lavoro. Ma bisogna affrontare tutto a testa alta. Se c’è una situazione negativa va ribaltata con atteggiamenti giusti, di portare in campo questi valori per onorare al meglio la maglia viola”.

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