Vincendo al Bentegodi, la Fiorentina ha sostituito la paura con la consapevolezza
Come analizza il Corriere dello Sport, è vero che la squadra di Italiano di veniva dal 3-2 al Braga nella partita di ritorno dei 16esimi di Conference, ma la vigilia di Verona-Fiorentina era stata un richiamo forte e perentorio da parte dello stesso tecnico siciliano a non fallire l’appuntamento con i tre punti, pena viceversa essere costretti a guardarsi alle spalle in chiave salvezza.
Sembra passato chissà quanto e invece è un mese effettivo “giocato” con otto partite dentro e la Fiorentina le ha vinte tutte, non dando scampo a Milan, Cremonese, Lecce e Inter in campionato, e al Sivasspor nel doppio confronto degli ottavi oltre al Braga. Vincendo a Verona, Biraghi e compagni hanno sostituito la paura con la consapevolezza, i timori con la fiducia e i dubbi con le certezze.
Risultato: la difesa ha praticamente blindato la porta viola (appena due gol subìti nelle ultime sette partite, media 0,28 gol a partita), il ritorno al 4-2-3-1 con Mandragora accanto ad Amrabat a centrocampo ha dato solidità e punti di riferimento al gioco, davanti i due attaccanti (soprattutto Cabral) si sono sbloccati e la loro incisività è diventata l’incisività della Fiorentina.
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Redazione LaViola.it