Verba volant, facta manent. Tra sfoghi e provocazioni, conteranno solo i fatti

Fiumi di parole, critiche e sfoghi da parte di Commisso contro chi critica e la stampa. Ma alla fine conteranno i fatti.

Chi si aspettava annunci di ambito sportivo è rimasto a bocca asciutta. Niente conferme sulla permanenza di Pradè, almeno dirette, né sul futuro di Ribery, qualche accenno soltanto alla volontà di trattenere Vlahovic, così come sull’obiettivo di migliorare quanto fatto fin qui, anche tramite un nuovo allenatore, oltre alla difesa della squadra e del lavoro di Iachini.

VERBA VOLANT. Ben più tempo, invece, Commisso lo ha passato a scagliarsi contro la stampa, alla ricerca di un nemico che potesse risultare come il vero colpevole della tribolata annata vissuta dalla Fiorentina. Non è il primo a farlo, e non sarà l’ultimo. Le critiche, a lui, al suo operato, così come ai suoi dirigenti e alla squadra, non è la prima volta che vengono rispedite al mittente dal patron viola, con toni più o meno accesi. Resta un fiume di parole, quasi inutile (come la provocazione ai fiorentini che criticano di comprarsi la società, se hanno i soldi) per chi ha ascoltato attendendo notizie, o quantomeno indicazioni, su dove Commisso intenda far andare a parare la Fiorentina sportivamente.

FACTA MANENT. Potremmo stare ore, giorni e settimane a discutere della ‘statua a Iachini’ (reso eroe per la salvezza, senza sottolineatura alcuna per il lavoro di Prandelli, e per una media punti da metà classifica, nonostante i soldi investiti e il monte ingaggi pagato da Commisso),  della citazione alle parole di Venuti contro chi voleva la Fiorentina in B (chi?), delle competenze calcistiche di chi è attualmente in società, dei paragoni con l’Atalanta e molto altro, oltre che sui toni utilizzati. Sarebbe, tuttavia, inutile. Le parole voleranno via, resteranno i fatti. Commisso ha l’occasione enorme di ri-costruire una Fiorentina che stia dove deve stare per storia, blasone e ambizioni. “Come se ogni anno, prima che arrivassi io, la Fiorentina vinceva tutti gli anni. Quant’è che non vincete a Firenze, che criticate? Quindi datemi tempo”, prendendo il buono di questo concetto, tralasciando i toni, è proprio ciò che molti si aspettano. La palla è nelle sue mani, e parleranno i fatti.