Le parole del terzino della Fiorentina alla vigilia della sfida a Istanbul
Parla così Lorenzo Venuti da Istanbul alla vigilia della sfida con il Basaksehir: “Siamo consapevoli che domani andremo ad affrontare una squadra forte, abbiamo tanto rispetto per loro ma sappiamo quanto siamo forti noi. Abbiamo preparato bene la partita, come le altre. Qualcosa ci sta mancando, ma è con il lavoro sul campo, quello che ci ha portato ad avere grandi risultati l’anno scorso, che riusciremo a far bene domani e ad uscire da questo momento di difficoltà”.
AMBIENTE. “L’ambiente sarà come quello di Twente, i loro tifosi cercheranno di spingerli. Noi dovremo essere bravi a capire i momenti della partita, quando sarà il momento di spingere e quando invece bisognerà rallentare e stare attenti dietro. Dobbiamo fare questo step mentale e ci può aiutare a raggiungere quello che ci sta mancando. Ci siamo preparati sia per una battaglia in campo, sia per una partita tecnica”.
CRITICHE. “Io le partite della Fiorentina in Europa le vedevo dal campo, perché facevo il raccattapalle. Esserci arrivato da giocatore è un orgoglio incredibile. Devo dimostrare sempre qualcosa? Ogni volta che ci sono io in conferenza viene fuori questo discorso. È giusto che ci siano critiche quando commetto un errore come a Udine, mi prendo le mie responsabilità come ho sempre fatto, poi ci sono critiche che non hanno senso di esistere ma mi stimolano a fare meglio e a prendermi la mia rivincita personale quando non avranno più motivi per criticarmi. È uno stimolo in più provare a metterli a tacere con le prestazioni sul campo”.
Di
Redazione LaViola.it