Al termine della seduta mattutina di allenamento della Fiorentina a Moena, prende la parola l’esterno viola dalla sala stampa del ‘Benatti’
Queste le parole di Lorenzo Venuti, che nell’ultima amichevole disputata ha indossato anche la fascia di capitano.
LEADER. “Sto vivendo il momento come un sogno che si avvera, non ho mai nascosto che il mio obiettivo è sempre stato quello di affermarmi qua, diventare uno dei punti fermi della squadra. Sono contento di aver trovato continuità sul campo lo scorso anno, mi mancava, spero di poter continuare così. Quello che è successo con i tifosi è motivo d’orgoglio, è quello che cerco di trasmettere ogni volta che vado in campo. Vuol dire che per quelli che sono i miei valori sto facendo un bel lavoro”.
FIORENTINO E FASCIA. “Devo cercare di trasmettere cosa significa giocare per questa maglia e rappresentare questa gente. Poi ogni giocatore ha motivazioni personali: quando vanno di pari passo con quelle della squadra vuol dire che si possono raggiungere obiettivi importanti. Quello che posso dare in più è che essendo di Firenze posso far capire cosa rappresenta questa città e questa squadra per il panorama calcistico italiano. Fascia di capitano? Averla avuta anche solo in queste amichevoli per me è un orgoglio. Ma il capitano ce l’abbiamo, è German. E finché ci sarà, sarà lui la persona da rispettare. Se poi dovesse andar via sarà una scelta presa tra squadra, società e gruppo”.
TERZINI E LIROLA. “Mi trovo meglio in una difesa a 4 rispetto che a quella a 5 come l’anno scorso. Mi trovo molto bene nella filosofia propositiva del mister, anche terzini ricevono tanti palloni e c’è possibilità di mettersi in mostra ed essere determinanti. Di Lirola non so quali saranno le sue decisioni, ma è un giocatore forte, lo ha dimostrato nel campionato italiano anche al Sassuolo così come al Marsiglia. Quando competi con un giocatore bravo vuol dire che il livello della squadra si alza e si può ambire a risultati importanti”.
FIORENTINA CON GIOCATORI FIORENTINI. “Tutto è realizzabile, l’importante è sposare a pieno questa linea guida. Di ragazzi bravi ce ne sono tanti, se i giovani ci credono si può arrivare ad avere tanti fiorentini all’interno della società. E questo sarebbe motivo di vanto per quelli che sono a Firenze e vivono la Fiorentina da fiorentini”.
ITALIANO. “Del mister parlano i risultati. È partito dal basso e ha vinto campionati. A livello mentale è un vincente, vedendo il campionato dello Spezia sono riusciti a raggiungere la salvezza con un’identità, cosa che non tutti hanno. Questo è il primo step che dobbiamo raggiungere, l’identità. Poi vedremo dove riusciremo ad aiutare”.
‘CATENE’. “Il mister ci chiede un lavoro di costruzione, tutti i giocatori devono essere in grado di gestire bene la palla. Anche sulle corsie laterali, dove ci sono scambi di posizione, per farsi trovare nelle posizioni intermedie. Non è un possesso palla sterile, ma finalizzato a fare gol. Tutti siamo utili e determinanti, bisogna mettersi in testa di dare la miglior versione di sè stesso. Con questa mentalità si possono raggiungere risultati importanti”.
PRANDELLI E JORGENSEN. “Per me ha fatto la differenza la continuità con cui ho giocato da titolare. Per un giocatore è fondamentale, trovi fiducia, minuti e cose che quando giochi meno non hai. Sono d’accordo con Bonaventura, negli ultimi anni siamo partiti sempre con la bocca larga, ‘si arriva in Europa’ eccetera. Bisogna partire con i piedi per terra, il primo step deve essere di trovare l’identità. La gente deve riconoscere il modo di giocare della Fiorentina. Poi si decideranno gli obiettivi da raggiungere”.
TERZIC. “Il consiglio che posso dargli è di continuare a fare quello che sta facendo. Si sta allenando bene, ha fatto un bel campionato in B. Aver trovato continuità e ritmo lo ha migliorato molto. La mentalità che hanno loro, come Vlahovic e Milenkovic, è di persone che vogliono arrivare. Si può togliere soddisfazioni”.
ZAZZERI E L’ARGENTO NEL NUOTO. “Sono felicissimo del risultato che ha ottenuto. Quando ci sono italiani è sempre un orgoglio, poi è fiorentino e tifoso della Fiorentina… gli faccio i complimenti, spero possa essere la prima di una lunga serie di medaglie”.
NAZIONALI ASSENTI. “Avere il gruppo al completo è fondamentale per tutti gli allenatori, specie quando sei nuovo come il mister e ti propone una filosofia di gioco diversa. Ci stiamo allenando con molti ragazzi della Primavera e si stanno mettendo a disposizione, faccio loro i complimenti. Quando torneranno i Nazionali il livello si alzerà, si vedranno i valori”.
VLAHOVIC E LA PERMANENZA IN VIOLA. “Credo che Dusan abbia un futuro davanti inimmaginabile adesso, per quello che può raggiungere. Io gli dico che è giusto che insegua i suoi sogni. Sono tifoso della Fiorentina, ma non metto paletti ai giocatori. Chi è qua deve volerci stare. E Dusan se vuole starci è giusto che rimanga, e lo sta dimostrando in campo. Perché se non ci volesse stare non si allenerebbe come si sta allenando. È giusto poi che insegua i suoi sogni e che vada dove pensa che possa aiutarlo ad arrivare più lontano possibile”.
SORPRESA ITALIANO. “Mi ha stupito la ricerca dei particolari. È un allenatore che studia molto calcio e lo vive intensamente. Ci chiede un gioco minuzioso nella giocata, veder prima quello che può accadere. Bisogna arrivare a degli automatismi, dove i giocatori trovano la giocata e pensano tutti allo stesso modo”.

Di
Redazione LaViola.it