Le dichiarazioni dell’commissario tecnico sul momento della squadra viola
L’ex ct Gian Piero Ventura ha parlato a Lady Radio della situazione della Fiorentina:
CALLEJON. “La sua situazione mi sembra evidente, non ha le caratteristiche da 532, modulo sia di Iachini che di Prandelli, perciò bisogna vedere come mai qualcuno ha avallato il suo acquisto. Se il meglio di sé l’ha dato come esterno offensivo, non quadra qualcosa”.
MOMENTO DEI VIOLA. “Per la Fiorentina è un momento particolare in un campionato anomalo, senza pubblico e con tante partite. Anche Prandelli ha avuto qualche difficoltà e la partita con l’Inter dice che non può prescindere da giocatori importanti, senza di loro il tasso qualitativo scende notevolmente. Poi se sbagli in questo tipo di stagione ti trovi subito in situazioni d’imbarazzo come accaduto anche al Cagliari o al Torino”.
LE DIFFICOLTA’ NEL SUBENTRARE IN PANCHINA. “Dipende dalla capacità di adattarti, se hai possibilità di fare il mercato iniziale puoi chiedere giocatori affini ai tuoi principi di gioco, tanto che Prandelli subentrando deve giocare con un modulo simile a quello di Iachini. Dipende molto anche dal feeling che riesci a costruire e dai risultati. L’inizio non è stato facile con 1 punto in 4 partite e i problemi con questi risultati aumentano. L’ultima partita con l’Inter in realtà non fa testo, da una parte c’era un Inter in salute e dall’altra la squadra viola menomata di tre soggetti fondamentali ma per il resto ci sono alti e bassi di un campionato anomalo e bisogna analizzare dove puntare per arrivare in fondo”.
SAMPDORIA. “E’ una piccola mina vagante, se centra la partita può fare risultato ovunque, altrimenti è facilmente domabile. Quagliarella ci aveva abituato a 15 gol e a togliere le castagne, quest’anno fa un po’ più fatica, ma Torregrossa, e Keita sono acquisti centrati. E’ una partita dunque da prendere con le molle perché se è in giornata ti crea problemi”.
DIRETTORE SPORTIVO. “Intanto saluto Daniele Pradè che è un amico e gli auguro di rimanere (ride, ndr). Petrachi è un ds emergente che parla e capisce di calcio e di questi tempi non è poco: è stato un mio giocatore e mio direttore sportivo. Al di là di Pisa dove ci divertivamo, i 5 anni di Torino sono stati importanti, l’abbiamo portato dalla B in Europa facendo una marea di plusvalenze con lavoro mio ma intuizioni sue. Abbiamo lavorato in simbiosi, e ha lavorato bene come a Roma perché i giocatori presi si stanno rivelando importanti. Poi ci sono altre dinamiche in cui non voglio entrare”.
LOTTA SALVEZZA. “Ci vuole un pizzico di equilibrio, è un campionato anomalo perché tutti pensavo che Benevento e Spezia facessero fatica ed invece con gioco e organizzazione vanno avanti. In difficoltà oltre al Crotone vedo il Parma, perché mi sembra ci sia molta confusione e questo non aiuta, così come il Cagliari che è partito con grande ambizione ma si ritrova in una situazione di grande imbarazzo. Come era accaduto al Torino che ha una rosa fortissima e poteva giocarsi l’Europa”.
LOTTA SCUDETTO. “E’ un discorso tra Inter, Milan e Juventus: queste tre se la giocheranno fino alla fine. Juventus-Inter? La guarderò con grande curiosità, e credo che l’Inter non lascerà niente di intentato dopo l’eliminazione dalla Champions”.
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Redazione LaViola.it