Come riporta La Gazzetta dello Sport, le ragazze sono lì, belle come il sole e brave come quelle che fanno il Mondiale. Gli azzurri di Mancini, in attesa di vivere la serata libera, si sfiorano appena con la delegazione che lancia la sfida dell’Italia femminile. Morale: 8 giugno tutti a Firenze per la sfida col Portogallo. Se la squadra di Milena Bartolini (finora sempre vincente) vincerà, il prossimo anno sarà a quel Mondiale che ci manca da 20 anni. «Siccome le parole formano i pensieri – spiega il c.t. -, abbiamo bisogno non del 12° uomo, ma della 12a donna sugli spalti. L’autostima è cresciuta, ma l’ultima salita è la più dura. Una donna allenatrice di uomini? Il calcio rappresenta la nostra società e noi siamo un po’ indietro. Ci sono donne già pronte, ma occorrerebbero dirigenti illuminati».
Il suo collega Mancini le benedice così: «Sono sicuro che faranno una grande partita e andranno al Mondiale». Lui, comunque, ha di sicuro meno ansia in vista della partita contro la Francia. Ieri la squadra non si è allenata in gruppo. Chi ha giocato ha svolto solo sedute di massaggi, mentre gli altri hanno corso e fatto palestra. In vista della gara di Nizza le novità saranno parecchie. In porta dovrebbe toccare a Perin, così come in difesa a Caldara. A centrocampo spazio a Cristante e forse anche a Mandragora, mentre davanti Balotelli sarà affiancato da Chiesa (e non è escluso Berardi). Qualche dubbio sul recupero di Mario ancora c’è, ma a Coverciano si respira ottimismo sul suo impiego, anche se il giorno della verità sarà oggi. Tutto lascia pensare che sarà in gruppo, altrimenti farà degli esami.
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Redazione LaViola.it