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Velazquez a VI.IT: “La Fiorentina ha la rosa per fare un bel campionato. Pradè tra i migliori ds al mondo”

Le dichiarazioni dell’allenatore spagnolo alla vigilia della gara tra bianconeri e viola, valida per il quarto turno di Coppa Italia

Dopo la sconfitta contro il Benevento, la Fiorentina proverà a riscattarsi in Coppa Italia contro l’Udinese. La squadra di Prandelli giocherà domani alla Dacia Arena senza Ribery, Bonaventura e Callejon, contro una formazione reduce dalla vittoria contro il Genoa. Per avvicinarci alla gara, LaViola.it ha contattato in esclusiva l’ex allenatore bianconero Julio Velazquez:

Che ricordo ha della sua esperienza all’Udinese?
“È stata una esperienza molto bella. In Serie A non ci sono molti allenatori stranieri e sono molto orgoglioso di aver allenato in Italia. Udine è una bella città con un club all’avanguardia. Ho un ricordo bellissimo di tutti quelli che lavoravano nel club. Ho trovato ragazzi straordinari a livello professionale e umano. L’obiettivo era la salvezza e con me non siamo mai stati in zona retrocessione. Purtroppo il calendario era difficile e quando si prende un allenatore straniero bisogna dargli tempo per fare il suo lavoro. Giocavamo un calcio propositivo e giocatori come De Paul e Lasagna hanno raggiunto per la prima volta la nazionale sotto la mia gestione. Sono sicurissimo che avremmo potuto fare una bella stagione se mi avessero lasciato più tempo per lavorare, ma purtroppo il calcio è così”.

Cosa pensa dell’Udinese attuale?
Hanno fatto un mercato importante con giocatori come Deulofeu e Pereyra, per fare una stagione tranquilla. Mi piace la rosa che hanno costruito: sono arrivati giocatori forti che si sono aggiunti a un gruppo che gioca da anni in Serie A. È una squadra più matura che può arrivare senza problemi a metà classifica”.

Tra i giocatori che sono cresciuti molto nella sua gestione c’è De Paul: si aspettava questa sua evoluzione da ‘tuttocampista’?
“Il primo giorno di ritiro gli ho detto che è un giocatore forte e ho fatto lo stesso con il ds e con il presidente Pozzo. Lo conoscevo benissimo perché l’avevo visto giocare nel Racing Avellaneda e nel Valencia. Per me può fare un percorso straordinario. Quando eravamo in Austria era arrivata qualche offerta per lui, ma gli dissi che se fosse rimasto avrebbe sicuramente fatto bene e avrebbe raggiunto l’obiettivo di giocare in nazionale. Sono contentissimo che sia diventato un giocatore top”.

Una sua intuizione è stata quella di dare fiducia a Musso…
“Anche lui lo conoscevo bene perché lo avevo visto giocare al Racing. Lo apprezzo molto prima come persona che come calciatore. Arrivò a Udine e subì un infortunio nel precampionato, ma al rientro gli ho dato subito fiducia. È ambizioso, ha la voglia di imparare ogni giorno e tanta qualità. I preparatori dei portieri dell’Udinese hanno fatto un grande lavoro con lui. Per me è un portiere che può giocare in qualsiasi squadra al mondo e può ancora migliorare”.

Domani i bianconeri affronteranno la Fiorentina: che idea si è fatto sulla squadra viola?
“Nel campionato italiano ci sono tante squadre che lottano per arrivare in Europa e la Fiorentina ha la qualità per arrivare in Europa League. Non ha iniziato bene la stagione, ma ha la rosa per fare un bel campionato. La Fiorentina arriva da due stagioni difficili e c’è bisogno di tempo. All’interno del club ci sono persone di calcio straordinarie come Pradè, Barone, Antognoni e il presidente Commisso. Non si può passare dal bianco al nero in due settimane, ma c’è bisogno di tranquillità per fare un certo tipo di percorso e lottare per una posizione di medio-alta classifica. Nel giro di due stagioni la Fiorentina può diventare una squadra importante”.

Come commenta il ritorno di Prandelli sulla panchina viola?
“È un allenatore esperto e con una bella carriera. Penso che la Fiorentina abbia fatto una scelta intelligente nell’affidargli la panchina perché conosce la tifoseria, il club e la squadra. Mi è sempre sembrato un grande allenatore per il percorso che ha fatto nella sua carriera, al di là di qualche momento no che può capitare a tutti”.

Dopo le tante critiche a Iachini, adesso nel mirino sembra esserci finito il ds Pradè: secondo lei è la figura adatta per far crescere la Fiorentina?
“Assolutamente sì, Pradè è un professionista straordinario. È uno dei migliori direttori sportivi al mondo: Ha tanta esperienza, conosce il calcio e il suo mestiere alla perfezione. Io ho un buon rapporto con lui e per me è un amico. Mi aspetto che adesso la squadra migliori tanto”.

Tra i giocatori della Fiorentina c’è anche Tofol Montiel, che lei ha allenato la scorsa stagione al Vitoria Setubal…
“Montiel è un ragazzo perbene, un giocatore con tanta qualità ma giovanissimo: c’è bisogno di tempo e pazienza. Lo scorso anno è arrivato in Portogallo e dopo un mese c’è stato il lockdown. Ha avuto sfortuna per questo e non è riuscito a trovare la giusta continuità. Per lui non è stato facile, ma è stata un’esperienza importante per la sua maturazione. Giocare nella Fiorentina non è mai semplice. Alternarsi tra Primavera e prima squadra può essere positivo per non perdere il ritmo partita, poi vedremo se a gennaio andrà in un’altra squadra in prestito. Adesso ha l’opportunità di allenarsi con Ribery e Borja Valero, quest’ultimo è uno dei migliori giocatori che ho potuto allenare. Borja è il calcio, l’ho allenato qualche settimana nel precampionato al Villarreal prima che andasse alla Fiorentina. Lui ha tanta umiltà e pensa sempre al collettivo: quando è in campo la squadra gioca meglio”.

Secondo lei qual è la collocazione in campo di Montiel e cosa gli manca per giocare ad alti  livelli?
“Per me è un trequartista, un numero 10. Ha tanta qualità nell’ultimo passaggio, nel tiro, ma deve migliorare sotto l’aspetto fisico. Se migliora in queste situazioni può diventare un giocatore importante”.

E lei invece dopo l’esperienza in Portogallo, quali piani ha per il suo futuro? 
In estate ho ricevuto qualche offerta dalla Spagna e dal Portogallo, c’è stata qualche chiacchierata con qualche dirigente italiano, ma non è stato possibile trovare un accordo. Il calcio italiano mi piace molto e mi piacerebbe tornarci. Guardo ogni partita del campionato di Serie A e di Serie B per rimanere aggiornato”.

 

 

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