Il tecnico viola ha provato ancora sia il 3-4-2-1 che il 4-2-3-1 in settimana, ma l’impressione è che riparta dal modulo dell’estate
Empoli possibile punto di svolta per la classifica con un’altra vittoria dopo quella contro la Lazio, ma anche per il progetto tattico del nuovo corso di Fiorentina targato Palladino: perché la partita contro i biancocelesti ha segnato il passaggio dalla difesa a tre alla difesa a quattro (nel secondo tempo), che insieme al decisivo ingresso di Gudmundsson ha permesso alla squadra viola di rimontare e poi sorpassare gli avversari. Palladino lo sa bene e la domanda è: al Castellani ripartirà dal 4-2-3-1 e dal sistema di riferimento più appropriato alle caratteristiche dei singoli e al gioco, oppure il tecnico campano ricomincerà ancora dal 3-4-2-1 che finora gli ha fatto sempre compagnia, ma negandogli i risultati che cercava? Così si interroga il Corriere dello Sport – Stadio.
SCELTE. La verità vera è che Palladino in allenamento ha provato entrambi i moduli, senza una preferenza specifica per la capacità dei suoi calciatori di saperli interpretare tutti e due. La verità presunta è che domani ad Empoli la Fiorentina ripartirà dalla versione vista fino all’intervallo con la Lazio: quindi dalla difesa a tre, da due mediani come Bove e Cataldi che sappiano supportare e sopportare i due esterni d’attacco Dodo e Gosens, da Gudmundsson (lui sì stavolta dal primo minuto, chiaramente) e Colpani alle spalle di Kean. Tutto ciò al netto delle verifiche definitive di oggi nella rifinitura.

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Redazione LaViola.it