Se la Var in campo internazionale viaggia spedita verso il Mondiale 2018, cosa accadrà in Italia? Quando la tecnologia arriverà in aiuto dei nostri arbitri? La svolta potrebbe essere dietro l’angolo, ma servono alcune condizioni. La sperimentazione ora non incide sul risultato delle due gare di A prese in esame ogni settimana. Le eventuali sviste restano tali, ma nel frattempo il gruppo guidato da Roberto Rosetti (responsabile del progetto per Figc e Lega di A ieri presente a Coverciano come Nicola Rizzoli) cresce e potrebbe anticipare i tempi del debutto rispetto al calendario stilato la scorsa estate.
E’ deciso che la prossima Coppa Italia avrà la Var aperta (con possibilità di cambiare la decisione dell’arbitro) dagli ottavi in poi, mentre bisognerà attendere il 2018-2019 per la A. Questo è il programma, ma il presidente Aia Nicchi vorrebbe usare la moviola già nella prossima finale di Tim Cup (possibile). Nei piani alti si sta facendo un pensierino al prossimo campionato (più difficile). Per entrambi i passi occorre l’ok della Fifa, ma non è il vero problema. Semmai servono agli arbitri garanzie da parte di Figc e Lega. Il rischio di una mossa avventata è un incubo: potrebbe bruciare l’ottimo lavoro svolto da Rosetti. Ecco perché sarà indispensabile avere un presidente di Lega eletto coi pieni poteri. Uno come Galliani, ad esempio, potrebbe mettere la faccia su un passaggio così importante. Non resta che attendere gli sviluppi delle prossime settimane.
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Redazione LaViola.it