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Vanoli riparte dalla testa: ora lavoro sulla difesa a quattro e sprint prima del 2026

Vanoli psicologo prima che tecnico: la Fiorentina riparte dalla mentalità, poi toccherà alla tattica

Nelle sue prime ore alla guida della Fiorentina, Paolo Vanoli ha scelto di lavorare più sulla mente che sui piedi. Con soli due allenamenti alle spalle, impossibile pensare a rivoluzioni tattiche immediate, ma era urgente restituire fiducia a una squadra smarrita. Così scrive La Nazione.

Il punto di partenza va oltre il modulo: Vanoli ha voluto cambiare l’atteggiamento, chiedendo ai suoi di restare concentrati durante tutta la partita, imparando anche a soffrire nei momenti difficili. Una reazione concreta si è vista a Marassi, dove dopo il gol di Ostigard la squadra ha risposto subito, evitando un nuovo crollo come quello di giovedì scorso contro il Mainz.

Per i cambiamenti tattici ci sarà tempo nella pausa. Nonostante alcune assenze per le nazionali, Vanoli potrà lavorare con un gruppo solido, e la prima novità sarà il test della difesa a quattro, soluzione che lo staff tecnico valuterà in vista del possibile cambio di assetto. Attenzione anche alla trequarti e al reparto offensivo, dove resta da monitorare la condizione di Moise Kean, mentre Gosens migliora e punta a rientrare già contro la Juventus.

Una sosta fondamentale, l’ultima prima del rush finale del 2025. Dopo le sfide impegnative con Juventus e Atalanta, per la Fiorentina arriverà un ciclo di partite più alla portata: Sassuolo, Verona, Udinese, Parma e Cremonese, appuntamenti cruciali per risalire la classifica.

In parallelo, in Conference League, l’obiettivo è chiaro: chiudere il discorso qualificazione contro AEK Atene, Dinamo Kiev e Losanna, per arrivare agli ottavi di marzo con la testa libera.

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