Il tecnico gigliato dopo il 2-2 di Marassi: “Questi ragazzi devono capire dove siamo. Carezze o legnate? Le carezze bisogna meritarsele”
Paolo Vanoli, allenatore della Fiorentina, ha parlato così in conferenza stampa dopo il pareggio col Genoa: “De Rossi? Entrambi abbiamo preso una situaizone in cui dobbiamo lottare, però è bello rivederlo in campo. Gli faccio gli auguri. Atteggiamento? Sono entrato in un frullatore in due giorni, ora è una pagina vuota da scrivere, l’ho detto ai ragazzi. Dobbiamo dimenticarci di quanto fatto finora e ricominciare, consapevoli di dove siamo. Questo era il mio timore: quando guardavo le partite giocavano da squadra che giocava in Champions, invece sei ultimo. Oggi abbiamo giocato da squadra che ha capito il momento ed è rimasta concentrata fino alla fine, che ha voluto lottare. E’ quello che cercavano anche i nostri tifosi, è una base che non deve mai mancare. Per uscire da questa situazione ci vuole calma e pazienza, ora abbiamo 2 settimane e dobbiamo mettere un altro tassello, pian piano usciranno anche le qualità ma oggi non bisogna guardare alle qualità. Dobbiamo essere più scaltri, abbiamo le qualità per giocare a calcio, oggi abbiamo trovato poco il play e quando l’abbiamo trovato è andato subito in verticale invece di trovare la mezzala opposta. Rispetto alla Conference mi è piaciuto che i ragazzi hanno capito che nelle partite ci sono più partite, in Conference non hanno capito che un punto era importante in vista del mese di fuoco che avremo. Aprendo un’altra pagina vuol dire che tutti sono importanti, si è visto con l’ingresso di Parisi che era tanto che non giocava. Bisogna fare dei passettini, c’è tantissimo da lavorare”.
FASE DIFENSIVA. “E’ la prima cosa che ho detto, perché stavamo difendendo male. Oggi abbiamo fatto un po’ meglio sulle marcature in area ma siamo stati poco lucidi sulle seconde palle. Ho cambiato nei corner, mi sono messo a uomo rispetto alla zona di prima. Sulla linea non ho potuto lavorare, non c’è stato tempo. Mi ha dato fastidio soprattutto il gol subito sull’uscita di De Gea (secondo gol del Genoa, ndr): abbiamo il vizio di fermarsi, di protestare, queste cose qua mi urtano. Bisogna andare avanti a giocare. Però un passo alla volta, che due sono troppi adesso”.
CAMBIARE QUALCOSA. “Quando stai bene puoi fare anche altre cose, ma quando entri in situazioni difficili bisogna partire dalla lettera ‘A’. Facciamo le cose semplici per uscire. Abbiamo la fortuna di avere 2 settimane per mettere un po’ di benzina, poi abbiamo un mese con tante partite”.
LOTTA SALVEZZA. “Magari sono diretto, ma lo devo dire: abbiamo messo un mattonicino, questo i ragazzi lo devono capire sennò non usciamo più dal loop negativo. La mia paura è che questa squadra pensi di vincere la partita dopo. Oggi, invece, mi hanno dimostrato che si può fare qualcosa, perché è un gruppo sano, che ha voglia. Però le cose non si risolvono magicamente, ci vuole pazienza, sarà lunga perché lungo è il campionato”.
CAREZZE O LEGNATE. “Penso che le carezze bisogna meritarsele. Ora dobbiamo stare coi piedi per terra, testa bassa, dobbiamo saper ascoltare tutto ciò che ci viene detto e non possiamo rispondere, perché chi ha torto oggi siamo noi, mi metto insieme ai miei giocatori. E’ una bella lezione di umiltà, però in questi giorni ho avuto la fortuna di conoscere i ragazzi, oggi mi hanno dato una grande risposta, anche chi è entrato. Chi entra ci deve aiutare: bisogna arrivare al 90′. Sono contento per Piccoli, per uscire da questa situazione non possiamo contare solo su un elemento come Kean, che è un giocatore forte. Dobbiamo guardare tutti”.
PROBLEMA PRINCIPALE. “Sarebbe presuntuoso mettermi a dire le cose che non vanno. Anche perché è andato via un grande uomo e un grande allenatore come Pioli. Ora sono dentro, sono entrato in un frullatore in due giorni. A volte è la testa che non fa andare le gambe, è successo anche a me, pian piano cercheremo di mettere i tasselli al proprio posto. Però ripeto: per farlo serve la consapevolezza di sapere dove siamo. So quanto ci tengono i fiorentini, i nostri tifosi, ho voluto con tutte le mie forze allenare questa squadra perché per me è un orgoglio allenare qua. Farò di tutto per uscirne”.
CONDIZIONE FISICA. “Non si può giudicare in due giorni. Ognuno ha il suo modo di lavorare, non è bello dire che questo il problema. Secondo me oggi il problema è la posizione di classifica, questo è il problema. Ora dimentichiamo il passato”.
CENTROCAMPO. “Manca qualcosa, sicuramente, per il mio concetto di gioco, però valutare adesso è difficile. Sohm ha fatto un ottimo passaggio per Piccoli, è giovane, deve capire che è arrivato alla Fiorentina, in tanti devono capirlo. Nicolussi ha le qualità, ha calcio e cambio gioco, però deve vedere meglio il gioco, però è un giocatore intelligente. Ora vediamo Fazzini, Fagioli, Richardson che è stato poco preso in considerazione ma è un giocatore che voglio vedere. Oggi Ranieri e Pongracic hanno preso due ammonizioni stupide, che possono condizionare. Oggi tutto va per il verso sbagliato, noi dobbiamo lavorare per farlo tornare in positivo”.
Di
Redazione LaViola.it