La storia del giovane portiere classe 2007 convocato da Italiano per la gara contro la Cremonese
Domenica scorsa, al momento di soffiare sulle candeline forse non ci aveva neanche pensato a questo desiderio. Una settimana ricca di emozioni. Da sogno. Si può definire così, quella vissuta da Tommaso Vannucchi, il giovane portiere che è stato convocato per la gara contro la Cremonese. Il classe 2007 si era poi presentato mercoledì al centro sportivo viola insieme alla sua famiglia e al suo entourage per la firma sul contratto fino al 2025. Una firma attesa da tempo e voluta da entrambe le parti. Specie dopo che anche il PSG lo aveva messo nel mirino negli scorsi mesi dopo averlo visto all’opera con la nazionale U15 in un torneo in Francia, probabilmente intravedendo caratteristiche simili a quelle di Donnarumma.
Tommaso però si ispira a Courtois e dopo la finale scudetto persa con l’U15 contro il Milan, da quest’anno gioca stabilmente da sotto-età con l’U17 e l’U18, ma è già stato convocato da Aquilani in diverse occasioni con la Primavera viola. E pensare che fino a qualche tempo fa, il giovane portiere viareggino non era sicuro di giocare a calcio. Da bambino infatti giocava nel Lido di Camaiore, ma anche a basket, lo sport che accomuna i suoi genitori: babbo Guido è stato cestista dello Sporting Club Viareggio, mentre mamma Annalisa è allenatrice del Basket Lido 80. 198 cm d’altezza per il numero 51 viola che ha poi preferito i guanti e gli scarpini alla pallacanestro. Una scelta che si è rivelata azzeccata: la chiamata degli osservatori viola, poi quella delle nazionali giovanili e adesso quella di Italiano in Prima Squadra, che vista l’assenza di Terracciano e Martinelli (impegnato con l’Italia U17) lo ha convocato per la trasferta dello Zini. Un’esperienza in più per Vannucchi, che forse solo domani al momento di entrare allo stadio realizzerà che non si tratta di un sogno, ma è la realtà.
Di
Mattia Zupo