Il capitano della Pistoiese esalta i giovani viola: “Ecco perché Ferrarini e Gori faranno strada”. E poi su Iachini: “Con la riconferma potrebbe cambiare etichetta”
Nel suo passato tra le fila di Bologna, Parma, Siena e Livorno tra le altre, l’attuale capitano della Pistoiese Francesco Valiani ha condiviso lo spogliatoio con tanti campioni: da Hernan Crespo a Di Vaio fino agli ex viola Gilardino, Diamanti e Dainelli. E, come racconta in esclusiva a LaViola.it, alcuni prodotti del vivaio viola che ha avuto modo di vedere da vicino potrebbero presto ripercorrere la carriera dei grandi.
La vera sorpresa del campionato è stato Gaetano Castrovilli, nonostante fosse alla sua prima stagione in Serie A. Come hai già raccontato altre volte però, era un giocatore sul quale puntavi molto già dai tempi in cui entrambi giocavate a Bari.
“Si vedeva già il suo valore quando veniva aggregato alla prima squadra a Bari. Doveva solo capire la sua collocazione in campo, cosa che ora ha fatto. Il ruolo ideale per lui è quello del centrocampista moderno, mezzala, senza troppe gabbie o pressioni di compiti precisi. Da ragazzino amava fare il trequartista, ma con la forza fisica che ha adesso è devastante nel ruolo in cui gioca. Gli mancava la collocazione ideale in pratica, ma le doti le ha sempre avute”.
In tanti invece vorrebbero un suo ritorno al ruolo di trequartista…
“Ovviamente è un’idea mia. Però nella sua collocazione attuale quando prende palla a centrocampo, con le sue sterzate e il dribbling, è poco prendibile e diventa devastante. Mentre magari spalle alla porta, col pressing stretto dei difensori rischia di essere più penalizzato e più facilmente marcabile”.
Un altro che in questa stagione ha fatto molto bene è Ferrarini, giovane della Fiorentina in prestito proprio alla Pistoiese…
“È un giocatore giovane, acerbo ma molto forte. Ha veramente molto margine di crescita ancora. Nonostante non abbia due gambe alla Javier Zanetti ha una velocità pazzesca. Guardavamo i dati e ha raggiungo anche i 35-36 km/hr in partita. Crescendo imparerà a gestire ancora meglio le sue abilità e ha un potenziale incredibile. Secondo me è già pronto anche per fare una categoria sopra rispetto alla Serie C”.
Un altro giovane viola che hai avuto la possibilità di osservare da vicino è Gabriele Gori.
“Ho condiviso lo spogliatoio con lui a Livorno l’anno scorso e mi ha lasciato un ricordo incredibile. È uno di quei giocatori che sanno fare gol. È abile con entrambi i piedi, ha voglia di lavorare, un atteggiamento positivo, è già pronto fisicamente e ha la fame del gol che contraddistingue tutti gli attaccanti di valore. L’anno scorso era un comprimario in B e aveva bisogno di confermarsi, quindi ha fatto la giusta scelta di andare in prestito. Purtroppo il campionato si è interrotto ma i suoi 9 gol li ha fatti e sarebbe potuto tranquillamente arrivare a 15. È forte e potrebbe avere un futuro alla Gilardino”.
Sulla panchina della Fiorentina è arrivato un allenatore che conosci bene, Beppe Iachini, che hai avuto in panchina a Siena…
“Purtroppo quello per noi fu un anno sciagurato, culminato con la retrocessione. Secondo me è stata la scelta più giusta per sostituire Montella. È un allenatore che non dà niente per scontato, crede molto nel lavoro e ha grandissime capacità tecnico-tattiche. Il compito al suo arrivo era quello di trasmettere ad una squadra non abituata a stare in zona retrocessione un po’ di sana ignoranza, voglia di lavorare e di essere umili. E non professa solo umiltà, lui è proprio così nonostante forse potrebbe permettersi di esserlo meno”.
In molti non lo ritengono un profilo adatto ad una Fiorentina che vuole puntare più in alto. Cosa ne pensi?
“Io sono un grande sostenitore del fatto che l’anno prossimo tutti gli allenatori debbano avere la possibilità di ripartire, perché questa stagione è andata come sappiamo. Detto questo, Iachini è sempre abituato a squadre che magari dovevano lottare per la salvezza o la promozione. E quindi un progetto come quello della Fiorentina potrebbe essere un’occasione importante per lui per togliersi l’etichetta di quello che deve salvare le squadre e conquistarsi quella del tecnico che può raggiungere traguardi importanti, come può essere l’Europa. Il discorso di non avere il profilo lascia il tempo che trova, non ci ho mai creduto a queste cose. Ci sono tanti allenatori che venivano considerati ‘mediocri’ e che poi andando avanti con la carriera si sono tolti grandi soddisfazioni”.
La Fiorentina di quest’anno come l’hai vista?
“È una squadra giovane che sicuramente potrà fare bene. Il fatto di cambiare molto non l’ha agevolata negli ultimi anni, ma ora sembra che questo trend stia cambiando. Io capisco anche l’ambizione dei singoli, che spesso decidono di andare altrove per poter giocare da subito la Champions o ambire a obiettivi più alti. Però se si riesce ad iniziare a confermare gran parte della squadra e a dare continuità a questo gruppo, penso che la Fiorentina si possa togliere delle grandi soddisfazioni in futuro”.
Di
Niccolò Misul