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Vagheggi a VI.IT: “Fiorentina, outsider per la Champions fino alla fine. Perez, rendimento da top player”
Le dichiarazioni dell’agente in vista della partita di domenica
Dopo la qualificazione per il terzo anno consecutivo alle semifinali di Coppa Italia, la Fiorentina ospita l’Udinese al Franchi. I bianconeri sono reduci dalla sconfitta di misura contro la Lazio e con il fiorentino Cioffi vorranno provare a ripetere l’impresa di 2 stagioni fa. Per avvicinarci alla partita di domenica, LaViola.it ha contattato Davide Vagheggi, operatore di mercato vicino alla squadra friulana:
Come arriva l’Udinese a questa partita?
“Ci arriva determinata, consapevole dei propri mezzi e con la voglia di reagire dopo la sconfitta immeritata di domenica con la Lazio e dopo un dicembre, in generale, dove per episodi nei minuti finali mancano diversi punti in classifica lasciati per strada a dir poco ingenuamente”.
Cosa ha dato Cioffi dal suo ritorno?
“Il mister ha fatto un grande lavoro forse agevolato da un dialogo diretto con i ragazzi in quanto parla perfettamente l’inglese e riesce così a trasmettere il suo pensiero e la sua personalità ai giocatori in modo tale che non ci siano equivoci. Sul piano tattico gioca con gli esterni più offensivi agevolando di conseguenza una crescita esponenziale di Ebosele”.
L’Udinese opera spesso all’estero sul mercato: tra i volti nuovi di questa stagione chi la sta sorprendendo?
“L’andamento in campionato e gli infortuni per motivi differenti non hanno permesso di vederli tutti all’opera, penso ai più giovani ma di talento come Tikvic ed E. Camara che non hanno potuto trovare spazio, altri si sono visti poco ma già hanno mostrato ampie garanzie come Zemura poi fermato da infortunio, alltri per niente come i rientranti Brenner e Davis. Dovessi fare due nomi dei nuovi per rendimento e per quanto visto in campo ad oggi direi sicuramente Payero e Lucca”.
Da centrale nei 3 si è vista la sua miglior versione: ora Nehuen Perez è stato accostato a diversi club tra cui la Fiorentina. Crede sia pronto per fare il salto?
“Perez è un giocatore importante, non a caso nel giro della nazionale argentina ma si vedeva sin dal suo arrivo a Udine che sarebbe diventato un leader difensivo. Il Nehuen di oggi è più consapevole e maturo è diventato un punto di riferimento per i compagni di reparto, sia da centrale che da braccetto il rendimento è sempre da top player, il salto di qualità l’ha già fatto mentalmente”.
Crede che la Fiorentina stia andando oltre i propri limiti? Può lottare fino alla fine per la Champions?
“Pradè è sinonimo di qualità e anche quest’anno assieme agli uomini mercato viola ha allestito una rosa ampia e molto competitiva, i grandi risultati che stanno ottenendo in campionato e nelle coppe non mi stupiscono. Certamente il cammino per la Champions è ancora lungo e molto complicato ma non vedo la Fiorentina cosi inferiore a squadre come Lazio, Roma e Bologna e se il Napoli non cambia passo penso veramente possa competere da outsider fino alla fine, perché no?”.
Da operatore di mercato cosa si aspetta dal mercato viola?
“Non credo che i dirigenti della Fiorentina abbiano bisogno dei miei consigli, sapranno sicuramente dove intervenire ma non penso cambieranno tanto a una squadra che già funziona”.
