Editoriali
Urna amica (stavolta) per la Fiorentina. Il tour de force continua, con segnali sempre più incoraggianti
Girone più che abbordabile per la Fiorentina in Conference. Segnali positivi e incoraggianti dopo la gara col Twente, e siamo solamente all’inizio
Non si può dire che sia andata male alla Fiorentina nel sorteggio dei gironi di Conference League, anzi. Quello che la sorte aveva tolto, mettendo sulla strada dei viola il Twente al preliminare, ha ridato, con avversari di rango decisamente inferiore come i lettoni del RFS, i turchi del Basaksehir e gli scozzesi dell’Hearts con cui la formazione di Italiano sarà chiamata a confrontarsi in una competizione può vederla protagonista.
DARE-AVERE. Toglierà tante energie giocare al giovedì? Sì, sia fisiche che psicologiche, con trasferte che imporranno alla truppa gigliata di far ritorno alla base a ridosso dell’impegno successivo in campionato. Allo stesso tempo, tuttavia, darà la possibilità a tutti i calciatori della rosa di poter avere minutaggio, ancor più di quanto Italiano già non conceda a cose normali. Va da sé che, in allenamento, ognuno dovrà dare il massimo per mettere in difficoltà l’allenatore nelle sue scelte, oltre che nel doversi far trovare pronto in caso di occasione, ancor di più di quanto già non accadeva prima della qualificazione in Europa. Darà, inoltre, la possibilità a chi ha necessità di ritrovare sicurezze di poterle acquisire, giocando piuttosto che allenandosi soltanto, contro avversari di caratura inferiore, mettendo nella testa concetti ed esperienza che solo il disputare alcune gare può darti. Eliminare il Twente lottando con le unghie e con i denti, in un contesto ostile come era quello di Enschede e come saranno le trasferte europee che affronterà la Fiorentina, non può che far crescere tutti, sia a livello singolo che collettivo. Pagherà qualcosa in campionato, logicamente, il club viola. Basti pensare a come, negli scorsi anni, il rendimento dell’Atalanta cambiasse nei momenti in cui la formazione di Gasperini sospendeva gli impegni europei. In parte è già accaduto con i punti lasciati al Castellani di Empoli. Il livello degli avversari sorteggiati, tuttavia, potrebbe permettere alla Fiorentina di fare l’esatto contrario di quanto fatto a ridosso del preliminare, cioè schierando le alternative in Europa e le prime linee in Serie A. Negli anni di Montella, ad esempio, con avversari nel girone più o meno dello stesso livello di quelli pescati adesso, accadeva ciò. Senza presunzione, ovviamente, ma essendo consapevoli del proprio valore in relazione a quello degli avversari.
TOUR DE FORCE. Messa la paura di non farcela e di pescare avversari particolarmente ostici nel girone alle spalle, è già tempo di ributtarsi anima e corpo al campionato per la Fiorentina. Domenica, infatti, arriva il Napoli al Franchi, con la squadra di Spalletti lanciata dopo una partenza a razzo con due vittorie, 9 gol segnati e un entusiasmo a mille. Poi ci sarà la trasferta di Udine mercoledì e la volta di Fiorentina-Juventus sabato prossimo, passando per la prima dei gironi di Conference e via discorrendo fino alla sosta per le Nazionali che non concederà un attimo di tregua alla truppa di Italiano.
LIMITI E CERTEZZE. Il ritorno di Igor ai livelli dello scorso anno è un’ottima notizia, ma servirà comunque ingaggiare un difensore, al netto dell’eventuale cessione di Nastasic o meno. Anche Cabral ha dato segnali evidenti di crescita, Terracciano ha confermato di essere molto più che affidabile, Amrabat progredisce mentre Ikoné continua a faticare sotto porta. Con Barak il centrocampo gigliato fa un gran bel salto di qualità e chissà che non sia finita qui. I segnali che la Fiorentina ha lanciato fin qui fanno ben sperare. E siamo solamente all’inizio.