L’allenatore lo richiama spesso, vuole movimenti diversi dall’argentino. Ma Nico fa poco di quanto richiesto dal tecnico
Ha segnato il rigore finale, ma per tutta la partita Italiano lo ha richiamato mille volte. Sintomo di quanto la prestazione di Nico Gonzalez sia andata nella direzione opposta di quello che l’allenatore si sarebbe aspettato. Così scrive La Nazione.
NIENTE TAGLI. Nel primo tempo la Samp si inserisce più volte dalla sua fascia, poi Italiano inizia a sbracciarsi dopo diverse scivolate che fanno girare la sua palla sul piede dell’avversario di turno. Poi, con Cabral che fatica e si perde fra i difensori blucerchiati, Italiano dice a Nico di accentrarsi un po’, di ‘tagliare’ dall’esterno al centro. Niente.
POCHE INCURSIONI. Nella ripresa c’è Maleh in campo per Duncan e il messaggio per Gonzalez è chiaro. Nico potrà (ma lo fa con il contagocce) rientrare meno e aiutare di più l’attacco. Due incursioni, proprio davanti alla panchina di Italiano, e due contrasti persi. L’allenatore allarga le braccia, è nero, prova a trattenersi, ma appena il gioco si ferma per Nico arrivano suggerimenti a voce alta.

Di
Redazione LaViola.it