‘Diego Armando Mertens’, ha titolato questa mattina Il Corriere dello Sport, in riferimento al momento d’oro di Mertens al Napoli. Giovedì la sfida al Franchi con i viola. Anche a Firenze, per un bel po’ di tempo, è andato di moda il cosiddetto «falso nueve», scrive invece Il Corriere Fiorentino. Erano i tempi di Montella sulla panchina della Fiorentina, e di una squadra che al centro dell’attacco vide alternarsi punte atipiche, lontane dagli stereotipi del centravanti. Un gioco offensivo sviluppato dal Barcellona ma ottimamente riproposto in Italia da quella formazione spagnoleggiante, la «Fiorentina Olè». Prima Jovetic, poi Ljajic, infine persino Ilicic.
Poi è arrivato Paulo Sousa e le esigenze del gioco del portoghese hanno imposto il valore di un attaccante come Kalinic. L’ultima gara dell’anno mette di fronte alla Fiorentina il «falso nueve» più in forma della Serie A. Dries Mertens è l’uomo copertina del Napoli, complice il poker di gol rifilato al Torino e la tripletta segnata, qualche giorno prima, in trasferta al Cagliari. Nel mezzo anche un gol contro il Benfica, decisivo nel consentire alla squadra di Sarri il passaggio in Champions. Un totale che oggi recita 14 reti e 8 assist in ventuno presenze tra serie A e Champions.
Un bottino che, per inciso, ha spinto i partenopei al terzo posto in classifica. E se il belga inizialmente aveva accusato il peso dell’attacco imposto dall’infortunio di Milik e dai problemi di Gabbiadini (solo tre i gol segnati fino a due giornate fa) oggi sembra essersi inserito alla perfezione nella nuova posizione. Tanto da rappresentare il primo spauracchio per la difesa viola che giovedì sera, nell’ultima gara del 2016, sarà chiamata a tenere d’occhio un «falso nueve» in grado di segnare sette reti in circa 165 minuti.
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Redazione LaViola.it