Iachini si giocherà tutto. Vuole meritarsi la conferma da tecnico della Fiorentina. E dovrà farlo in una situazione completamente anomala
Tour de force in vista per la Fiorentina e la Serie A. Come tutti i club del massimo campionato, e del mondo, la ripresa è un’incognita. I rebus e i nodi da sciogliere sono mille. Sia per chi è chiamato a regolamentare la fase finale di questo campionato, sia per chi dovrà gestirla. Dalle istituzioni, ai club, ai tecnici, fino ai calciatori. E Beppe Iachini, in questo tour de force, si gioca tutto.
DA CAPPELLO A MARTELLO. Fedele al suo berretto che non molla mai (anche per un problema agli occhi n.d.r.), Iachini è passato dalla modalità ‘cappello’ a quella ‘martello’. In realtà, quest’ultima, non l’ha mai abbandonata. Fin da quando a dicembre venne ufficializzato come tecnico della Fiorentina e trovò tutta la rosa in vacanza, iniziando un giro di telefonate e dando un programma di lavoro preciso. E lavorando, tanto, sulla testa.
TESTA E GAMBE. Dovrà farlo ancor di più in un momento così delicato. Ogni calciatore interpellato lo definisce, appunto, un ‘martello’ per l’insistenza con cui pensa al lavoro. Iachini, durante il lockdown, non ha allentato la pressione di un millimetro tenendo il fiato sul collo di tutti i calciatori. Ed ha pensato ogni singolo secondo a come fare il bene della sua Fiorentina. Testa, e gambe. Perché quando è arrivato a Firenze ha dovuto e voluto rifare la preparazione atletica dei suoi, reduci da un altro tipo di lavoro e filosofia con Montella. Trasformando sia l’atteggiamento che la mentalità dei suoi calciatori, che le gambe. Lo ha fatto allora, lo sta facendo adesso. Con mille aspetti nuovi (per tutti) da dover gestire. Perché i calciatori sono una categoria particolare. Si sa. Le qualità tecniche e atletiche non sempre sono sufficienti. Anzi, la testa, spesso e volentieri, è ciò che fa la differenza.
POST LOCKDOWN. La ripresa del campionato sarà diversa. Per tutti. Ma ancor di più per chi in poche settimane dovrà giocarsi tutti. Non basterà lavorare sulla tattica, servirà tirare fuori tutto quello che si può tirar fuori da ogni singolo elemento di una rosa che è stata ferma tre mesi. Con le paure del caso, e dopo un periodo psicologicamente difficile per tutti. Senza fare discorsi demagogici su soldi e categorie privilegiate, (più o meno condivisibili), è così. Il tutto con le insidie di incognite di mercato che non si sa come cambieranno la testa del calciatore, tra chi è in scadenza, chi in prestito, chi penserà più a sé stesso e al proprio futuro, e chi comunque dovrà invece dare tutto per conquistarselo quel futuro. In mezzo a tutto ciò lui, Iachini, che sa benissimo che si gioca tutto.
UNDER PRESSURE. Sarà dunque un periodo da vera e propria ‘under pressure’ per Iachini. Commisso lo ha detto forse in maniera anche troppo aperta: “Se non si riparte è quasi sicuro che Iachini resta, altrimenti dovremo valutare come si mettono le cose”. Ma che la sua permanenza in un club che quest’anno deve mantenere la categoria dopo il disastroso avvio di stagione e che l’anno prossimo punta a fare un salto di qualità, fosse in bilico lo sapeva già.
BATTAGLIA. Ha vissuto un sacco di esperienze in carriera con l’acqua alla gola. E sul filo del rasoio. Col baratro ad un passo e mille difficoltà. Dalle quali spesso è uscito vincitore. Questa sarà un’altra battaglia per Iachini. Salvezza tranquilla e risposte. Questo si aspetta da lui la Fiorentina. E Beppe ‘il martello’ è pronto alla sfida. Non si tirerà di certo indietro. Come faceva in campo, e come ha sempre fatto in panchina. Il futuro è tutto da scrivere.

Di
Gianluca Bigiotti