Il più esperto del gruppo, il classe 2004 della Fiorentina è fondamentale per il nuovo ct. Anche a livello tattico
Se con l’azzurro di mezzo nel discorso entra la Macedonia del Nord, la ferita brucia ancora, non si è cicatrizzata. Da qui arrivarono i carnefici della seconda Apocalisse, quella specie di semifinale playoff che nel 2021 ci escluse dal secondo Mondiale di fila. I ragazzi dell’Under 21 erano poco più che adolescenti, ma è proprio quella l’età in cui i traumi emotivi lasciano il segno. E loro hanno la possibilità di giocarsela sul campo, un’altra possibilità. Vale meno, d’accordo, ma vale tanto: allo stadio Petar Milosevski di Bitola, profondo sud della Macedonia quasi al confine con la Grecia, si gioca la seconda partita di qualificazione all’Europeo. Il mini-torneo è breve, i passi falsi è meglio evitarli. Dopo il successo all’esordio contro il Montenegro, la rinnovata squadra di Silvio Baldini vuole avanzare nel percorso netto, scrive La Gazzetta dello Sport.
TRIO. «Non siamo qui a fare delle prove, ma sono delle qualificazioni e quindi no esperimenti ma accorgimenti sì. Dobbiamo ottenere vittorie attraverso l’espressione del talento», teorizza il nuovo ct, convinto di avere a disposizione un gruppo ricco di talento, con giocatori «pronti per giocare in Nazionale maggiore e in Serie A». Di certo, Baldini può contare su un reparto che questi requisiti li ha senza dubbio: datemi un centrocampo e solleverò il mondo. È proprio la mediana dell’Under 21, da qualche anno terreno fertile del nostro calcio (Locatelli, Tonali, Rovella, Ricci), il motore della squadra. Niccolò Pisilli, Luca Lipani, Cher Ndour: il trio non si tocca.
ESPERIENZA. Confermatissimo in una formazione che per la verità presenterà solo qualche accorgimento rispetto al debutto – Pafundi a destra, Moruzzi promosso titolare sulla sinistra della difesa a quattro dopo il promettente ingresso dalla panchina a La Spezia – ma che può essere costruita proprio sul reparto di mezzo, già protagonista nella recente e proficua storia delle giovanili nazionali. Pisilli e Ndour erano già titolari nello scorso biennio, giocato sotto età: il centrocampista della Fiorentina è quello con più presenze con gli azzurrini (21), la mezzala della Roma ha già esordito con la Nazionale maggiore, giusto un anno fa. Da loro Baldini si aspetta molto, cioè un po’ di più di quanto visto contro il Montenegro: «Dai veterani come Pisilli e Ndour mi aspetto che tirino fuori il massimo, hanno un grande potenziale e questo potenziale devono metterlo a disposizione dell’Under 21». L’Under di Silvio Baldini sarà ancora schierata con il modulo 4-3-3, ma con movimenti che la trasformano in corso d’opera anche in 4-2-3-1: Ndour è l’addetto alle incursioni verticali senza palla, Pisilli può spostarsi in zona trequarti per inventare.
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Redazione LaViola.it