Connect with us

News

Un’annata di giovani: da Castrovilli a Sottil, chi è ‘sbocciato’ e chi è stato ‘rimandato’

La Fiorentina è stata la squadra più giovane del campionato insieme al Milan. Fiducia a tanti ragazzi: qualcuno ha ripagato, altri meno

“Siamo la squadra più giovane d’Italia”. Lo hanno ribadito spesso in stagione da Commisso ai dirigenti viola, sulla pazienza necessaria per far crescere i tanti ragazzi in rosa. Un’annata complicata per vari motivi, conclusa al 10° posto dopo aver viaggiato vicino alla zona retrocessione per mesi. Un campionato ‘di transizione’, che doveva servire alla prima Fiorentina di Commisso per porre le basi di un ciclo e valutare da vicino le potenzialità di tanti giovani. Qualcuno ha sfruttato (alla grande) l’opportunità, altri invece sono stati ‘rimandati’ e probabilmente andranno in prestito tra qualche settimana.

SUPER. A mettersi in mostra, in particolar modo, è stato Castrovilli. Ricordate un anno fa? Era tornato dal prestito di due anni alla Cremonese in Serie B, si parlava di obiettivi importanti in mezzo al campo (De Paul e non solo). Poi, anche per i prezzi esagerati richiesti, la Fiorentina decise di dar fiducia al centrocampista pugliese (anche su indicazione di Montella). E Gaetano, classe ’97, ha conquistato in breve tempo tutti: 3 gol e 2 assist in 35 partite stagionali, con giocate spettacolari e la chiamata del ct Mancini arrivata durante la stagione. Una scommessa ampiamente vinta, tanto che all’orizzonte per Castrovilli c’è la maglia numero 10 che fu di Antognoni. Con tante offerte da importanti club italiani e non solo già respinte al mittente.

CONFERMA. Senz’altro positivo, anche considerando lo scetticismo di un anno fa, pure Dragowski. Altro classe ’97, lui era rientrato da sei mesi ottimi all’Empoli. E tra i pali viola si è confermato alla grande, guadagnandosi la stima dell’ambiente in poche settimane. Certo, l’infortunio di fine stagione con le ottime prove del vice Terracciano, insieme alle voci di mercato che lo vorrebbero in partenza in caso di offerta importante, hanno minato un po’ le certezze di vederlo con la Fiorentina anche per la prossima stagione. Ma in questo primo campionato intero da titolare in A, Drago ha dato sicurezza.

DUE VOLTI. Un po’ meno invece Vlahovic, 20enne che era voluto rimanere con forza alla Fiorentina sia la scorsa stagione che all’inizio dell’attuale campionato. Voglia di imporsi in viola e dimostrare il suo valore: 8 gol e 2 assist tra campionato e coppa, ma tutti fino ad inizio marzo. Il post-Covid, virus che va ricordato bene lo ha colpito da vicino, ha visto rallentare la sua crescita: l’espulsione contro la Lazio, prestazioni insufficienti e nessuna rete. Tanto che per la prossima stagione si parla con forza di un suo prestito per maturare ancora, anche se in ballo c’è ancora un rinnovo di contratto (che comunque scade nel 2023) che ancora non è arrivato.

POCHE CHANCE. Non ha avuto molto spazio invece Sottil, rientrato da sei mesi ottimi a Pescara in B. La Fiorentina lo ha tenuto sia in estate sia a gennaio: era partito benissimo nel pre-campionato nel 4-3-3 di Montella (giocandosi il posto da titolare), poi con il passaggio al 3-5-2 non ha più trovato la sua posizione. 21 presenze complessive con appena 609′, e solo 4 prove da titolare in campionato: per il classe ’99 si prospetta un’annata in prestito, per mostrare le proprie qualità (che pure si sono intraviste).

IN PRESTITO. Altri giovani, dopo la prima parte di stagione con la Fiorentina, erano andati invece in prestito: il classe ’99 Ranieri, dopo le 5 presenze in viola, è andato ad Ascoli in B, dove ha fatto vedere il proprio valore. Chissà che non possa diventare una risorsa per la difesa di Iachini, altrimenti potrebbe andare ancora in prestito ma stavolta nel massimo campionato. Più fatica ha fatto Zurkowski, ’97, all’Empoli, dopo appena due spezzoni da 10′ in viola: era arrivato – preso da Corvino – come talento in auge dall’Europeo U21, in B ha trovato continuità solo post-Covid facendo bene ma non benissimo. Mentre Montiel, talento classe 2000 con il fisico da strutturare, dopo i due assist decisivi in Coppa al Monza ha giocato meno di 200′ in Portogallo al Vitoria Setubal. Meglio Rasmussen, ma nella Serie B tedesca con l’AUE, dopo la prima parte di stagione complicata in viola: il classe ’97 giocherà in prestito anche la prossima stagione, al Vitesse.

‘BIG’. Tra i giovani ‘big’, invece, stagione molto positiva per Milenkovic, ‘stakanovista’ del campionato tra i giocatori di movimento (quello con più minutaggio di tutta la Serie A) ha condito le sue prove spesso ottime con 5 gol importanti. Anche per questo, su di lui, si sta scatenando una discreta asta per portarlo via da Firenze. Ma la Fiorentina non vuole cederlo. Discorso opposto per Chiesa, altro giovane ‘esperto’ (ma pur sempre classe ’97, come il serbo): quest’anno ha faticato, ha steccato molte partite a differenza delle altre stagioni, ma sottoporta è riuscito a raggiungere la doppia cifra di gol in campionato con 11 reti complessive e 9 tra assist e rigori conquistati in stagione. Lui, invece, qualora lo chiedesse potrebbe partire, ma Commisso vuole una cifra molto importante (non meno di 60 milioni) per lasciarlo andare: chi arriverà a tanto? Anche perché, appunto, le sue prestazioni non hanno sempre strappato applausi. Anzi.

NUOVI ARRIVI. Tra i volti nuovi di stagione, il classe ’97 Pedro è un altro che ha avuto poche chance: arrivato in ritardo di condizione, lasciato per mesi in naftalina da Montella, è tornato in Brasile a gennaio dopo solo 4 mini apparizioni in viola. La Fiorentina si riprenderà grosso modo i soldi dell’investimento fatto, ma Commisso lo ha bollato come uno degli “errori” fatti questa stagione. Così e così Lirola, altro ’97, che pure ha le potenzialità per crescere a Firenze: era arrivato con l’onore di essere finalmente un terzino vero dopo anni di adattamenti, con Montella è rimasto spesso bloccato beccandosi raffiche di 5 e 5,5. Con Iachini, tecnico che già lo conosceva dal Sassuolo, quanto meno ha tirato fuori più esuberanza, adattandosi anche a sinistra nel finale di stagione. Ha entusiasmato poche volte, incappando nelle ultime settimane anche in errori costati caro, ma la Fiorentina ci punterà ancora.

A GENNAIO. Così come sui ragazzi arrivati a gennaio. Igor, classe ’98 dal fisico statuario, ha dimostrato di poterci stare in questa Fiorentina. Pur dovendo, logicamente, migliorare in più aspetti. Così come il coetaneo Cutrone, che era arrivato in condizioni fisiche non ottimali dalla Premier e nel post-Covid si è guadagnato più considerazione, con 5 gol, 1 assist e 1 rigore conquistato. Stima che si è conquistato fin da subito Kouame, che doveva essere un acquisto per la prossima stagione ma che invece si è preso un ruolo importante già nel finale di stagione: un gol e mezzo e buoni spunti per un ragazzo dalle caratteristiche molto interessanti (anche lui dicembre ’97, ha ampi margini di crescita). Giudizio sospeso su Agudelo, ’98 che si è visto da titolare solo all’ultima con la Spal: il progetto era di farne un regista ‘alla Pizarro’, l’impressione è che ci sia ancora da lavorare parecchio su di lui. Anche se la qualità c’è.

ESORDIENTI. Infine, note positive di fine stagione, hanno trovato l’esordio in Serie A altri tre giovanissimi: oltre a Terzic, classe ’99 che era partito titolare in Coppa Italia un anno fa di questi tempi, anche Brancolini (2001) e Dalle Mura (2002), due ragazzi cresciuti in questi anni in viola che potranno, chissà, rappresentare il futuro della Fiorentina. Un po’ come Venuti, che dopo la trafila nelle giovanili gigliate ha finalmente avuto a 25 anni una chance in prima squadra: 18 presenze totali, 11 da titolare e un rendimento sopra la sufficienza. Il terzino fiorentino non ha certo demeritato.

24 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

24 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

24
0
Lascia un commento!x