Su La Gazzetta dello Sport si parla di Fiorentina e della 2° vittoria di fila. Mancini osserva da vicino una Viola da Europa.
Dedicato al cittì Roberto Mancini. Che ieri era presente al Franchi e che li ha inseriti nel nuovo progetto azzurro. Il gol che regala la vittoria alla Fiorentina profuma d’Italia. Al 28’ del secondo tempo Chiesa parte in contropiede dalla propria metà campo dopo un calcio d’angolo mal sfruttato dall’Udinese. Il gioiello viola macina metri. A testa alta. Simeone si allarga a sinistra ma Chiesa sceglie di premiare l’inserimento di Benassi dalla parte opposta. Il tocco è perfetto. La palla arriva con i giri giusti al centrocampista che batte di destro. Un siluro che si infila tra le mani di Scuffet e la traversa. Un piccolo capolavoro.
OBIETTIVO. Benassi e Chiesa porteranno tutto il loro entusiasmo nel club azzurro. Insieme a Biraghi, un altro dei selezionati da Mancini di casa viola. La rete dell’ex centrocampista granata (tre centri in questo avvio di campionato) regala la seconda vittoria consecutiva alla squadra di Pioli. Un successo sofferto che però testimonia la crescita di un gruppo di giovani che non si accontenta mai. Anche quando non incappa nella sua partita migliore. Chiesa e compagni si piazzano nella zona alta della classifica e con una partita in meno. Il progetto Europa è più che mai credibile.
Senza la prodezza di Benassi probabilmente sarebbe finita 0 a 0. Il grande possesso palla della Fiorentina infatti produce poco o niente: zero tiri nello specchio in porta nel primo tempo (la conclusione più pericolosa è una punizione di poco a lato di Eysseric). La squadra viola è troppo prevedibile nel suo giro palla che non riesce mai a liberare al tiro Simeone. Dall’altra parte l’Udinese riparte raramente limitandosi a fare muro con un centrocampo disegnato su Behrami e Fofana. Quindi, tanta grinta e tanti muscoli.
GOL E SOFFERENZA FINALE. Lo schema della partita non cambia in avvio di ripresa. Nella Fiorentina non c’è più Lafont, infortunato (al suo posto Dragowski). Il primo tiro nello specchio dei viola è di Benassi, liberato da Eysseric. Ma è una carezza. Al 28’ invece arriva il gol partita. Sbloccato il risultato Pioli si protegge inserendo Dabo al posto di uno spento Gerson (era già entrato Pjaca per Eysseric) mentre Velazquez tenta il tutto per tutto passando al 3-4-3. La «nuova» Udinese si regala un finale di partita tutto nella metà campo viola. Con una serie di cross per le torri bianconere che però non riescono a trovare il colpo del pareggio. Anzi, nel finale, è ancora uno scatenato Chiesa a sfiorare il raddoppio con una conclusione improvvisa che Scuffet devia con bravura.
ENTUSIASMO. Finisce con la Fiorentina che fa festa e senza gli abituali cori di una parte della curva Fiesole contro la proprietà. Questi ragazzi terribili che hanno talento e cuore stanno aiutando a ricreare un clima di grande entusiasmo nel pianeta viola. Dopo la sosta Pioli conta di avere un Pjaca almeno all’80% delle sue potenzialità e recupererà quel Veretout che, scontati i due turni di squalifica, si riprenderà il suo ruolo di leader in mezzo al campo. Forse indossando i panni da play-basso o forse restando nel ruolo di mezzala, visto che l’ex West Ham Fernandes sta prendendo fiducia nel ruolo che fino a pochi mesi fa era di Badelj.
Di
Redazione LaViola.it