La difesa degli austriaci di gran lunga la peggiore in questo triennio di Conference. La goleada serve a sciogliere la tensione
Facile come bere un bicchier d’acqua. Contro il piccolo Lask, alla Fiorentina in versione extralarge di ieri sera è bastato poco più di mezzora per chiudere la pratica e ottenere i punti che cercava sulla strada degli ottavi di finale di Conference. Il resto della partita così è diventato l’occasione per divertirsi e sciogliere la tensione accumulata in queste settimane durissime, segnate dal malore di Edoardo Bove: per la qualificazione aritmetica servirà aspettare giovedì, quando i viola, nell’ultima partita del girone, saranno ospiti del Vitoria Guimaraes. Così scrive il Corriere Fiorentino.
GOLEADA. La goleada però aiuta e non poco, visto che dagli ottavi in poi il tabellone europeo diventerà tennistico e che, proprio per questo, sarà importante rimanere più in alto possibile per lasciarsi l’eventuale sfida col Chelsea solo in finale. Nel Settebello del Franchi, che vale il record viola di vittoria più larga di sempre in Europa, da segnalare la doppietta del ritrovato Sottil, la buona prova di Parisi (tirato in ballo dal suo stesso manager nell’intervista-sfogo post mancata convocazione di Biraghi), il cioccolatino offerto a Mandragora da Gudmundsson (poi a segno su rigore) e gli esordi dei giovanissimi Martinelli in porta (da rivedere al più presto) e Harder a centrocampo.
I PEGGIORI. La fragile difesa ospite, di gran lunga la peggiore vista contro la Fiorentina in questi 3 anni di Conference, ha sbandato (in certi casi anche goffamente, come quando il portiere Jungwirth è uscito a farfalle sul gol poi annullato per fallo di mano di Kean) a ogni affondo e per gli attaccanti di Palladino è diventato quasi un gioco da ragazzi mettere la palla in rete.
Di
Redazione LaViola.it