Aveva stupito tutti, nei primi due mesi in viola. Carlos Sanchez, l’unico a salvarsi anche in serate difficili per la Fiorentina. Uno dei pochi, spesso l’unico, ad uscire sempre dal campo con la sufficienza, nelle prime nove gare stagionali. Anche a Udine, anche nella partitaccia di Torino contro i granata. Forza fisica, senso tattico, carisma, lui che è uno dei trascinatori della Nazionale colombiana. Poi la gara contro l’Atalanta, proprio dopo gli impegni con la sua Colombia. Sessanta minuti sottotono, al Franchi, senza riuscire a trovare posizione e senza dare quel contributo che era stato vitale per le prime nove gare di stagione.
Era il 16 ottobre, e da allora Sanchez si è sempre accomodato in panchina. In Repubblica Ceca contro lo Slovan Liberec prima, poi a Cagliari, con il Crotone e a Bologna. 55 minuti totali in quattro partita. Molto pochi, e in netta controtendenza per chi era partito titolare ben 7 volte nelle precedenti 8 gare.
Una ‘Roca’… in flessione, insomma. Un calo fisico, forse proprio di caratteristiche tecnico-tattiche in una squadra che nel frattempo ha trovato una sua fisionomia, tornando al vecchio mantra del possesso palla con – possibilmente – intensità elevata. Badelj, Vecino, Borja Valero ed anche Cristoforo, probabilmente, garantiscono in questo momento più qualità a Paulo Sousa lì in mezzo.
Quel ragazzone con i riccioloni tanto elogiato, però, non può essere scomparso nel nulla. Diventato presto idolo dei tifosi, ha stregato fin da subito Paulo Sousa. Che nell’ultimo mese, però, lo ha fatto spesso rifiatare. Per fargli ritrovare condizione, brillantezza, ma anche forse per studiare un ruolo adeguato nel nuovo scacchiere viola. Stasera Sanchez ci riprova, sarà di nuovo titolare dopo quasi un mese. Quattro gare in naftalina, per il colombiano che – complice anche l’infortunio del diretto concorrente – aveva spodestato dal ruolo di titolare in mezzo Matias Vecino, fino ad un mese fa. Mettendo in ombra l’uruguaiano ed anche Badelj, i due perni (sulla carta) di questa Fiorentina. Ora c’è una gerarchia, un posto da riconquistare, per la ‘Roca’. A suon di grinta, garra e prestazioni. Occasione ghiotta, stasera, al Franchi. Prima della Samp. Prima di ripartire ancora verso la Colombia.

Di
Marco Pecorini