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Editoriali

Una o due punte, giocatori nei loro ruoli e la Fiorentina si ritrova. Ora continuità e vittorie senza voli pindarici

Una o due punte, la Fiorentina sembra aver trovato (finalmente) la giusta medicina per guarire dai tanti problemi che l’hanno colpita in questa prima parte di stagione.
Contro lo Slovan Liberec e col Cagliari sono arrivate due vittorie importanti ma diverse tra loro. Se in Repubblica Ceca si era visto una Fiorentina con la difesa a quattro, il centrocampo a tre, un trequartista e l’attacco a due punte, a Cagliari mister Sousa ha nuovamente sorpreso tutti tornado alla difesa a quattro, una linea mediana a due, un esterno, due trequartisti e una sola punta. Il tutto contro uno degli avversari più in forma del campionato, il che rendeva la partita più difficile.

Paulo Sousa ha, però, cambiato interpreti, riportando alcuni giocatori nei loro ruoli più adatti (Borja Valero è tornato sulla linea mediana, Badelj è finito in panchina assieme a Sanchez e Tomovic mentre Bernardeschi ha finalmente giocato da trequartista, anche se ci ha messo un po’ per carburare) e all’improvviso la Fiorentina si è accesa tanto da vincere a valanga sul Cagliari. E pensare che poteva crollare tutto visto che dopo un minuto i viola erano già sotto di un gol e solo una manciata di secondi dopo Tatarusanu riusciva a evitare il secondo gol. La Fiorentina si è scossa, ha iniziato a giocare e segnare gol, cosa che non gli era riuscita nelle precedenti sette gare di campionato. Una Fiorentina che ha dato dimostrazione di forza, personalità, carattere.
Certo, non tutto è andato bene. I tre gol presi, tutti centrali e di testa sono un campanello d’allarme da non sottovalutare. Disattenzioni e cali di concentrazioni possono risultare fatali.

Una vittoria, una prestazione, che ha riportato all’interno del gruppo viola maggior consapevolezza delle proprie forze, maggiori certezze e la possibilità di poter lavorare tranquillamente per le prossime sfide. L’importante è che adesso Sousa e la squadra diano continuità a prestazioni e vittorie.
Queste due gare hanno dimostrato che la squadra viola può giocare e vincere con più moduli. Paulo Sousa da tempo sottolineava che la squadra era in crescita e che sarebbero arrivati i risultati, anche come quelli dello scorso anno. Era sicuro di questo. Adesso, forse i viola hanno trovato finalmente la loro identità di squadra.
Ora, però, nessun volo pindarico. La Fiorentina a inizio stagione era una squadra da Europa League e resta tale anche oggi, dopo che sono arrivate anche queste due vittorie. Il lavoro da fare è tanto, le partite contro Crotone, Bologna e Sampdoria diranno se finalmente i viola sono guariti. Il dottor Sousa dopo la gara contro lo Slovan Liberec sottolineava che la guarigione non era conclusa. Oggi, probabilmente, sta un po’ meglio.

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