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Una notte da 10. Qualità, testa e carattere per battere un Rapid più in forma: serve il talento di Nico

Gli austriaci saranno alla decima gara stagionale, i viola alla quarta. Ma la Fiorentina ha le qualità per ribaltare il risultato

Trentuno di agosto e siamo già a una partita che vale la stagione. Il 2023-2024 è appena all’inizio, il mercato non è ancora chiuso e la Fiorentina si gioca un (grande) pezzo della sua annata, con tutti i fastidiosi risvolti del caso qualora si verificasse quello che nessuno osa neppure pensare. Ma questo gruppo, la squadra di Vincenzo Italiano, il carattere l’ha sempre dimostrato, sia non mollando nelle partite che si mettono male, sia negli appuntamenti importanti. Basti pensare alla semifinale di ritorno contro il Basilea della passata Conference, quando c’era da ribaltare l’1-2 del Franchi. Stasera serve quella Fiorentina, una Fiorentina che sappia coniugare il suo bel calcio alla continuità e alla concretezza e che non commetta gli errori difensivi e di concentrazione che fanno imbestialire il suo allenatore e che una parte della tifoseria imputa poi allo stesso Italiano. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

UNA NOTTE DA 10. Il Rapid Vienna è una squadra tosta ma non imbattibile e i viola hanno la possibilità di centrare la qualificazione. Gli austriaci (il cui campionato è iniziato il 28 luglio ma che già il 23 hanno giocato nella coppa nazionale) sono alla decima gara stagionale, i viola solo alla quarta. I calendari differenti si riflettono in maniera pesante sui playoff di agosto. Ma la Fiorentina deve mettere in campo la prova di Genova, o il primo tempo contro il Lecce. Una notte collettiva da 10 e all’interno di questa notte serve anche il massimo della qualità da chi il 10 lo porta sulle spalle, cioè Nico Gonzalez. Oggi l’argentino vale probabilmente più di quando è arrivato a Firenze nel 2021. Il suo modo di giocare si è pian piano evoluto: esterno nella linea a tre dietro il centravanti, certo, ma anche libero di muoversi, di accentrarsi, di farsi ispirare dall’istinto. Contro il Lecce, nel primo tempo, ha giocato una partita splendida, fra gol, assist, intuizioni, dribbling. Una libertà che evidentemente Italiano gli ha concesso in maniera più marcata. Stasera serve anche (e soprattutto) il suo talento.

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