C’è una Fiorentina che si appresta a vivere giorni di relax, in vacanza (quella di Sousa, salvo gli uomini impegnati con le rispettive Nazionali). Ce n’è un’altra, invece, che proprio domani si giocherà la partita della vita, quella valida per un posto in Champions League. Stiamo parlando della squadra di mister Fattori, la Fiorentina Women’s che, al suo primo anno di vita, potrebbe raggiungere un traguardo storico per la squadra femminile della città. Sì perché la Fiorentina «in rosa» , nella sua storia, anche quando si chiamava Firenze, non ha mai raggiunto un traguardo così importante. Non è mai arrivata in cima alla classifica. Basti pensare che il risultato più alto ottenuto dalla squadra femminile viola è stato il 4° posto di un anno fa (e già fu straordinario). Invece quest’anno la Panico & Co. sono lassù. Seconde in graduatoria, a soli 3 punti dalla capolista Brescia ed hanno 2 lunghezze di vantaggio sul Verona, squadra contro la quale giocheranno domani in trasferta l’ultima gara del torneo 2015-16.
Sarà una sfida importantissima. Alla Fiorentina Women’s basterà non perdere per entrare in Champions (ricordiamo che nel campionato femminile accederanno alla Champions League solo le prime due squadre classificate). Basterà un pareggio per dare il via alla festa, che vorrebbe dire: A- giocare per la prima volta l’Europa che conta; B- giocarla al posto dei maschietti, che quella Champions avrebbero voluto (e potuto?) acchiapparla. E per “al posto dei maschietti” intendiamo dire allo stadio Artemio Franchi.
Ebbene sì, perché se la Fiorentina «in rosa» dovesse arrivare seconda, per assenza in città di altri campi idonei alla Champions, si ritroverebbe ‘catapultata’ al Franchi, nel campo che è di competenza dei vari Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Bernardeschi e Zarate… Ma loro, i maschietti, non ci saranno, se non sugli spalti. Beh, non sarebbe male. Anzi, sarebbe buon costume vedere qualche viola “uomo” sostenere le colleghe “donne” in Champions. E magari, perché no, anche di stimolo. Perché siamo certi che quella competizione così affascinante per i tifosi e per tutta la città di Firenze che la Champions la meriterebbe tutti gli anni, avrebbero voluto proprio giocarla i ragazzi di Paulo Sousa. Però tutto è rimandato. Di un anno? Speriamo…
Non è rimandato, invece, l’appuntamento con la Champions per le gigliate di Fattori. Loro vogliono provarci fino in fondo. Sarebbe una beffa troppo grande vedersi sorpassare in classifica proprio all’ultima giornata. Vedere i propri sogni smaterializzarsi. No, non ci vogliamo neanche pensare. Servirà una partita importantissima da parte della Fiorentina Women’s contro le Campionesse d’Italia in carica. Ma serve soprattutto crederci e non farsi venire il braccino del tennista… E se Champions League sarà, sarebbe più che giusto festeggiare il bellissimo traguardo. Forse nessuno andrà ad aspettare le ragazze alla stazione di ritorno da Verona. Forse, anzi di sicuro non ci saranno caroselli per la strada, sui viali, al Piazzale Michelangelo. Ma di certo, domani, potrebbero essere loro, le donne, a regalare la musichetta della Champions a Firenze. Loro che non hanno “unici referenti”, ma come punto di riferimento un presidente fiorentino, Sandro Mencucci, pronto a gioire insieme al gruppo.
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Redazione LaViola.it