Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, festa pasquale per la Fiorentina che incamera il quarto successo consecutivo, cosa che non accadeva dall’ottobre del 2015. Vede finalmente il gol Simeone, che aspettava da 662′, vede il gol anche Chiesa, spettacolare, che così amplifica le buone cose fatte in Nazionale e la squadra applaude Saponara alla terza buona prova consecutiva da leader del gioco viola. Ed è questo il segnale più importante per una squadra che deve assolutamente cercare un punto di riferimento. Neppure un applauso invece per un Crotone grigio, nervoso, inconcludente al punto di arrivare al tiro solo a un minuto dalla fine e con i viola già sul 2-0 e anche… poco fortunato nelle decisioni di Valeri con il cartellino giallo anche troppo sventolato. Fermo restando che alla fine le responsabilità della sconfitta dei calabresi, sta tutta negli errori, davvero troppi, degli uomini di Zenga e in quel gol lampo, al terzo minuto, segnato dal Cholito. Così alla fine i viola brindano e continuano a guardare seppur a distanza il settimo posto, mentre il Crotone rimane pesantemente nella corsa per non retrocedere.
Sul campo più o meno come atteso. Pioli deve fare a meno di Badelj, Biraghi e Thereau, a Zenga mancano Nalini, Simic, Budimir e Markovic. Ognuno fa quel che può. I viola si affidano ai ritorni di Eysseric spostato sulla fascia sinistra così come Maxi Olivera. Centrale Cristoforo con Saponara. L’operazione in parte funziona, magari poco per Cristofoso e Maxi, sicuramente meglio per i centrocampisti. Zenga prova a sfruttare Ricci, Trotta e Stoian in attacco, ma il tridente non va affatto. Idem a centrocampo, dove i viola grazie a Veretout raddoppiano da tutte le parti. Dietro la Fiorentina corre pochi rischi, mentre il Crotone non riesce a tenere Simeone e anche lo scatenato Chiesa che parte piano salvo poi accelerare e travolgere Martella.
Gran parte della gara si risolve proprio in apertura, nell’azione insistita dei viola, da Simeone a Chiesa, poi il tiro di Eysseric respinto corto da Cordaz sul quale si avventa l’argentino che apre la partita alla Fiorentina. Quanto lo aveva cercato, invocato, sognato, fino a diventare un incubo. Ed è tornato quando meno se lo aspettava, ottavo gol stagionale, tutti su azione, inoltre ha confezionato quattro assist. Ieri, inoltre, non ha certo rinunciato a giocare, come fa di solito, a tutto campo, recuperando tre palle in zona d’attacco avversario. E questa volta fa gol da… bomber. Ovvero su una respinta corta, in un’area intasata e frenetica. I viola avrebbero potuto chiudere il match poco più avanti quando Saponara ha servito un assist di rara perfezione a Maxi Oliveira ma l’uruguaiano corre tanto, ci mette il cuore ma… freddezza davanti al portiere avversario proprio non ne ha. Altro momento decisivo al minuto 12 della ripresa quando Capuano ha rimediato il suo secondo giallo, forse un po’ troppo punitivo, e ha lasciato il Crotone in dieci. A quel punto per la Fiorentina la strada si è fatta tutta in discesa, ancora Saponara a dialogare con lo scatenato Chiesa, triangolo e uno splendido gol, quello che chiude la gara, appunto il gol del 2-0. Tempo poi per vedere l’unica occasione del Crotone, Trotta in contropiede, concluso con la parata d’istinto di Sportiello, e l’ingresso di Dabo, positivo, interessante, applaudito.

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Redazione LaViola.it