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Una Fiorentina e competitiva su tre fronti: servirà un mercato di pari passo con le ambizioni del club

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Sia Barone che Pradè hanno parlato di una squadra pronta ad affrontare le tre competizioni. Ora però va costruita

La Fiorentina riparte dopo le parole prima del direttore sportivo Pradè e poi del direttore generale Barone. Parole che alzano l’asticella della squadra e delle ambizioni. Senza indicare un vero e proprio obiettivo di classifica la società ha parlato di migliorare il risultato dell’ultimo campionato. Dunque si riparte dal settimo posto, quantomeno da confermare, e un’Europa da giocare da protagonisti.

Le ambizioni della Fiorentina sono alte, sono chiare. Con le ambizioni però deve andare di pari passo anche il mercato. La rosa di Italiano ha perso Vlahovic, Torreira e Odriozola. E verosimilmente perderà anche Milenkovic. Il sostituto dell’attaccante passato alla Juventus sarà Jovic. Ragazzo di belle speranze che deve ritrovarsi. Una scommessa ma certamente le premesse sono ottime. Il regista sarà Amrabat (come ammesso sia da Barone che da Pradè). Con Mandragora pronto a ritagliarsi il suo spazio e a mettere in difficoltà Italiano con le scelte.

Amrabat-Mandragora meglio di Amrabat-Torreira? Qui i dubbi non mancano. Parlerà il campo ma la pressione sul centrocampista marocchino adesso è enorme. Dovrà confermare i progressi fatti nell’ultima parte della stagione e meritare la maglia da titolare della Fiorentina.

Al posto di Odriozola arriverà Dodò. Gran bel giocatore e forse l’unico ruolo in cui si può dire con certezza che la Fiorentina non ha perso niente, anzi. Dodò è un titolare. E’ forte e ancora molto giovane. Sarà una grande operazione da parte della dirigenza fiorentina.

In queste ore arriverà anche Gollini, portiere che arriverà al posto di Dragowski. E che verosimilmente prenderà il posto di Terracciano che da riserva sarà sempre pronto a subentrare.

Ambizioni e mercato, ma anche Italiano è chiamato a fare un passo avanti

Oltre al mercato per stare al pari con le ambizioni della Fiorentina servirà anche una crescita da parte di Italiano. Nella scorsa stagione la sua squadra ha palesato qualche difficoltà di troppo in quelle occasioni in cui ha dovuto affrontare i turni infrasettimanali e tre impegni in pochi giorni. Un limite che una squadra che gioca in Europa deve saper superare.

E’ stata un’estate di studio anche per il tecnico Italiano. Alla ricerca sia di nuove soluzioni tattiche per mettere i nuovi giocatori nelle migliori condizioni. Sia per crescere proprio dal punto di vista personale per migliorare la gestione delle energie e del lavoro quotidiano. Visto che con tre competizioni di tempo per lavorare in allenamento ce ne sarà sempre molto poco.

Ma la Fiorentina riparte con fiducia, entusiasmo e ambizioni dopo le parole dei suoi dirigenti. E benvenuto a Mandragora, ragazzo con la testa sulle spalle pronto a prendersi il suo posto nella Fiorentina.

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