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Rassegna Stampa

Una Fiorentina all’attacco: Kean la certezza, Gud la sorpresa e Zaniolo scalpita

Gudmundsson e Kean

Il tecnico villa prepara l’assalto di giovedì al Panathinaikos. L’islandese pronto ad un posto da titolare, ma c’è anche l’opzione Beltran

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, via il freno a mano, nel gioco e nella testa. La Fiorentina va all’attacco dell’Europa e proverà a farlo con qualità e coraggio. A viso aperto, senza perdere l’equilibrio, ma con la necessità di aggredire e ribaltare il Panathinaikos nel ritorno degli ottavi di Conference League. In più, sotto pressione, la formazione greca ha dimostrato di soffrire, e questo aspetto non può essere sottovalutato perché è bastato affondare per pochi minuti all’andata per metterli in difficoltà. Sulla fame e la fisicità di Moise Kean non ci sono dubbi perché è la certezza dell’attacco viola da agosto in poi. Cerca il ventesimo gol stagionale e vuole incidere nella partita in assoluto più complicata fino ad ora. Su come supportarlo sono invece ancora aperte diverse soluzioni e Palladino sta cercando la migliore.

TREQUARTI. Se Palladino confermasse il 3-5-2, oltre all’irrinunciabile Kean, ne giocherebbe soltanto uno fra Gudmundsson, Beltran e Zaniolo ma c’è pure la possibilità della convivenza, senza dover per forza perdere l’equilibrio di Beltran e la fantasia di Gud. L’islandese in Conference ha segnato fin qui una rete su rigore con il Lask nei 132 minuti totali giocati nella competizione europea. A Napoli domenica scorsa è stato in campo per gli interi 90′ e ha realizzato l’unica rete viola al Maradona, diventando il secondo miglior marcatore della Fiorentina, nonostante i pochi minuti in campo dall’inizio della stagione. Difficile rinunciare a lui che è l’elemento di maggior talento. Beltran d’altra parte con il Panathinaikos è andato a segno e allo stesso tempo ha fatto un lavoro di copertura in cui è abile. Può stare sulla trequarti da solo, alle spalle del centravanti, o insieme all’ex Genoa nel caso di doppio trequartista. Dipenderà dall’assetto, però non è impossibile vederli insieme. L’altra pedina è Zaniolo, che quella Coppa l’ha alzata con la Roma, e ora scalpita dopo aver saltato le ultime due sfide: una per scelta tecnica e l’altra per squalifica. Al di là degli uomini e dei moduli, conteranno il coraggio e l’impatto sulla gara con la necessità di andare ai quarti. La trazione offensiva può essere anche uno status mentale, togliendo i freni con ampio spazio alla libertà di pensiero e di manovra.

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