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Una fascia… ballerina: via Gonzalo, il futuro capitano in tre nomi

La fascia da capitano riveste sempre un fascino particolare per chi la indossa. Ambizione, orgoglio, anche senso di appartenenza. Un simbolo di leadership, dentro e fuori dal campo. E quando un capitano dà l’addio al gruppo, chiaro che aspirare a quella fascia diventa un obiettivo per chi sente di meritare il riconoscimento. Onore e onere. Succederà presto in casa viola. L’addio di Gonzalo Rodriguez a fine anno è praticamente scontato: ultime sei partite, poi scatterà la ‘corsa alla fascia’.

Anzianità, attaccamento alla maglia, oppure simbolo e segnale per la città e la tifoseria. A volte è il gruppo a scegliere il suo capitano, altre l’allenatore, altre ancora la società. Fino a Montella Pasqual era capitano indiscusso: quando non giocava, fascia sul braccio di Gonzalo o Borja Valero, a volte Pizarro. Con Sousa è poi cambiato tutto: Pasqual giocava poco, e allora fascia fissa sul braccio di Gonzalo. Altrimenti Borja Valero o Tomovic. “Ho tanti capitani”, aveva spiegato Paulo Sousa.

Quest’anno la fascia ballerina ha girato tra vari giocatori: in 30 occasioni è andata sul braccio di Gonzalo Rodriguez, in 10 occasioni sul braccio di Borja Valero, in 5 occasioni sul braccio di Nenad Tomovic. E in un’occasione (il secondo tempo contro la Lazio), capitano è stato Federico Bernardeschi. “La fascia da capitano? Ringrazio mister e compagni, ma so che ci sono altri giocatori che ne hanno diritto prima di me. Comunque aver indossato la fascia mi riempie di orgoglio”, aveva detto il 10 viola dopo la gara con la Lazio. “Diventare capitano sarebbe bellissimo, ho già avuto modo di esserlo nelle giovanili ed è stata una sensazione fantastica”, la risposta invece sul futuro.

Già, per il futuro ‘lotta’ aperta per avere la fascia al braccio. Federico Bernardeschi è uno dei principali candidati: quasi 15 anni di maglia viola, un simbolo e ‘talento’ fatto in casa. Se dovesse rimanere, una delle motivazioni potrebbe essere quella di vivere sempre più da protagonista la Fiorentina. Con fascia di capitano al braccio. Poi c’è Borja Valero: 207 presenze in maglia viola, per anzianità la fascia andrebbe allo spagnolo. Che già in questi anni, come detto, l’ha indossata più volte. Ultima occasione, contro l’Empoli. Anche la sua permanenza, però, non è scontata al 100%. Ecco che quindi Davide Astori si candida con forza ad essere capitano, o ‘uno dei capitani’. Leader senza fascia, più o meno silenzioso, ma trascinatore in campo e nello spogliatoio. Italiano, carismatico: sarebbe un bel profilo da capitano. E lui sì, farà parte della Fiorentina 2017/2018.

Gli outsider, invece, hanno meno ‘phisique du role’ per essere il capitano ‘ufficiale’ della nuova Fiorentina. Nenad Tomovic può vantare 164 presenze in maglia viola nei suoi 5 anni, ma per ruolo nella rosa e status tutt’altro che incedibile, difficile metterlo in corsa per essere il nuovo capitano. Così come Josip Ilicic (135 presenze in viola), Milan Badelj (109 gettoni gigliati) e Ciprian Tatarusanu (96 gare in viola). Infine Khouma Babacar e Matias Vecino. Oltre 10 anni in viola per il senegalese, con 104 presenze; 79 presenze invece per l’uruguaiano. Loro potrebbero restare per formare la nuova Fiorentina, ma difficile che possano inserirsi nella ‘corsa per la fascia’. Ristretta, insomma, tra Bernardeschi, Borja Valero e Davide Astori. Mercato permettendo.

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