MONTELLA ha tanti motivi per essere contento, ma ce ne sono molti per non ricordare questa partita come una delle migliori giocate dalla Fiorentina. L’analisi a caldo nasce da una serata vissuta con troppa tensione (a nessuno è sfuggito il confronto con Alonso per questioni probabilmente tattiche) anche se nel finale la squadra è riuscita in pochi minuti a mettere in mostra le doti e gli uomini migliori. Non sono mancate le frecciate a Matos («Dovete fargli meno complimenti») e nemmeno le buone parole per chi si è messo al servizio della squadra interpretando più ruoli (come Joaquin).
L’allenatore viola ha sottolineato un concetto più di tutti gli altri: la squadra per una lunga fase della partita non gli è piaciuta perchè era superiore al Pandurii e ha inutilmente sprecato energie per dimostrarlo: «Ci sono tante cose positive e altre su cui bisogna lavorare, soprattutto a livello di concentrazione, ma la volontà di fare la partita c’è sempre stata. E’ mancata un po’ di determinazione, di cattiveria negli ultimi 20 metri e alla fine abbiamo speso, a livello sia fisico che mentale, più di quanto dovevamo perchè eravamo superiori» ha esordito Montella.
L’argomento principe resta Cuadrado: «Mi aspettavo che mettesse in campo le sue caratteristiche – dice del colombiano, ieri nei tre di centrocampo – In fase di possesso lo faceva allargandosi, in fase di non possesso non ha fatto benissimo ma l’ho visto molto bene quando ha fatto l’esterno basso».
Grandi elogi invece per Joaquin, «un esempio per i più giovani – sottolinea Montella – Ha dimostrato fino al 90’ di voler vincere la partita: un giocatore della sua caratura, della sua esperienza, con la sua carriera, ha messo in campo qualità e l’ interpretazione giusta della gara e deve essere da esempio». Ora si pensa alla Sampdoria, domenica sera. «Abbiamo l’obbligo di provare a vincere ma non sarà facile – avverte il tecnico viola – A livello tattico le partite in Italia sono altamente competitive e troviamo una squadra che ha bisogno di punti e con un allenatore esperto nel preparare le gare. Sarà delicatissima, siamo alla fine di un ciclo di sette partite e arriviamo abbastanza stanchi».

Di
Redazione LaViola.it