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Un ‘tesoretto’ da quasi 50 milioni da sfruttare. Ma 30 possono andare nei riscatti
I conti de La Nazione dopo la cessione di Vlahovic: Commisso ha l’opportunità di rilanciare le ambizioni. Firenze vuole guardare avanti
Adesso toccherà a Commisso reinvestire i soldi che arriveranno da Vlahovic. Si parla di 75 milioni di base fissa, a cui si potranno aggiungere altri cinque milioni di bonus, considerati facilmente raggiungibili per un ammontare totale di 80 milioni di euro. Grazie ad una fidejussione bancaria depositata in Lega dai bianconeri, la Fiorentina potrà mettere subito a bilancio l’intero ammontare dell’operazione, scrive La Nazione.
‘TESORETTO’. Un’operazione molto diversa insomma rispetto alla cessione di Chiesa. Fin qui, includendo anche l’operazione Vlahovic, il saldo tra acquisti, compreso il cartellino di Arthur Cabral, e cessioni è in attivo di quasi 50 milioni, ma i numeri potrebbero assottigliarsi di molto, per esempio, se, al termine della stagione, si decidesse di esercitare il diritto di riscatto allegato ai contratti di Torreira e Piatek, per un ammontare complessivo di 30 milioni. Il ‘tesoretto’, dunque, è pronto per trasformarsi nell’arma di rilancio della nuova Fiorentina, quella che continuerà a dare l’assalto alle zone nobili della classifica.
SPESE. Numeri alla mano, dal 2019 ad oggi, dal cambio di proprietà, non si è mai tornati a viaggiare in regime di autofinanziamento. A garantire linfa, c’è stata la sponsorizzazione di Mediacom e l’immissione di liquidità quando necessario. La scorsa estate è stato piazzato il colpo Nico Gonzalez, operazione da 27 milioni di euro compresi i bonus. Prima ancora i 20 milioni per Amrabat. E in questa sessione 15 milioni per Ikoné. Firenze, adesso, ha solo voglia di guardare avanti. Sperando poi che il ‘tesoretto’ venga messo a frutto.
