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Un terzino destro per Pioli, e tanti giovani che scalpitano. Berna-Kalinic-Borja, le mosse degli agenti in attesa della ‘Fase 2’

E’ inevitabile che i casi Bernardeschi, Kalinic e Borja Valero condizionino il mercato viola. Non le prime trattative, già impostate da tempo e comunque concluse all’alba di una lunga estate. Vitor Hugo, Nikola Milenkovic e Bruno Gaspar, tre innesti in difesa che Corvino e Freitas hanno già chiuso per dare già una primissima impronta alla difesa di Pioli. Ma comunque tre situazioni importanti, quelle relative all’italiano, al croato e allo spagnolo, che potranno muovere o meno milioni importanti.

Perché nella rivoluzione estiva appena iniziata da Corvino, saranno tante le pedine da inserire. Soprattutto titolari. Già tre chiusi, ma sono attese operazioni importanti soprattutto dalla cintola in su. A centrocampo, sugli esterni e in attacco. Ovvero, i sostituti (eventuali) di Kalinic, Bernardeschi e Borja Valero. Ufficialmente la Fiorentina non ha posto il cartello ‘vendesi‘ sui tre giocatori, ma le possibilità di vederli con un’altra maglia nella nuova stagione sono più o meno alte. Situazioni più o meno intricate, sulle quali muoversi anche con i piedi di piombo. Ecco perché gran lavoro è svolto sottotraccia dai procuratori. Erceg, Bozzo e Camano, dalle loro relazioni passano diversi nodi del mercato viola. Perché i tre giocatori, nel cambiamento viola, potrebbero approdare in realtà più ricche economicamente, anche più ambiziose. Coinvolgendo direttamente proprio i mediatori. E spesso, in queste situazioni, sono proprio i procuratori a tessere le fila. Alejandro Camano, agente di Borja Valero, ha avviato contatti con l’Inter di Spalletti, dopo che dalla Spagna erano rimbalzate le voci più fragorose su un possibile addio dell’ex Villareal. Segno che proprio fonti vicine all’entourage di Borja sapevano qualcosa, o volevano far passare qualche messaggio.

Poi Tomislav Erceg e i procuratori vicini a Kalinic, che da tempo strizzano l’occhio al Milan. In particolare, dopo il no alla Cina di gennaio, non sono rimasti inermi rispetto alle possibilità di mercato per il croato. Giusto che sia così. Come per l’avvocato Bozzo, agente di Bernardeschi. Sul 10 viola si sono accesi i riflettori delle big italiane (Inter e Juve) ma anche estere (Chelsea, Psg, Bayern, i club di Manchester). Da qui a chiudere per i 50 milioni richiesti dalla Fiorentina ce ne passa, ma i rapporti, le relazioni, le referenze sono già in corso da tempo, al di là di una proposta di rinnovo formulata da due mesi dalla Fiorentina ed alla quale ufficialmente Berna non ha ancora dato risposta. Insomma, rispetto al caso-Donnarumma la Fiorentina è in anticipo di un anno, ma è chiaro a tutti che nel giro di qualche settimana ci sarà la svolta. In un senso o nell’altro.

Tra Bernardeschi, Kalinic e Borja Valero, in sostanza, ballano tra gli 80 e i 90 milioni di euro. Cifre che non possono lasciare indifferenti, anche se poi bisognerà capire quanti di questi soldi verrebbero reinvestiti sul mercato. Milioni che contano ben di più dei proventi delle possibili cessioni ‘minori’ (vedi Ilicic, Badelj, Tatarusanu). In attesa di capire se e quanto puntare su Babacar. Quando verranno prese decisioni definitive su questi tre big in possibile uscita, scatterà una sorta di ‘Fase 2’, che riguarderà anche colpi più importanti tra centrocampo e attacco. Il lavoro dei procuratori può sbloccare i vari affari da un momento all’altro, ma il rischio può essere anche quello di andare su tempi medio-lunghi.

Intanto, è ufficiale l’arrivo di Bruno Gaspar. Un terzino destro per Pioli: classe ’93, tre buone annate al Vitoria Guimaraes e un passato al Benfica. Il ruolo fa ben sperare, per l’adattamento al calcio italiano e alla tattica di Pioli parlerà poi il campo. Del resto, da quella fascia, sono passati negli anni diversi ragazzi ‘tanta corsa ma poca tattica’, senza lasciare il segno ed anzi consegnando spesso il posto da titolare a Tomovic. Già il ritiro di Moena potrà fornire le prime impressioni, fermo restando che proprio su quella fascia scalpitano alcuni giovani di belle speranze.

Lorenzo Venuti (’95) è il primo, dopo essersi affermato da protagonista nella scalata alla A del Benevento: crescita fisica e mentale, al terzo anno nei professionisti. Poi Kevin Diks (’96): investimento importante un anno fa da parte di Corvino, su di lui si era ben espresso anche Antognoni. Sei mesi in panchina con Sousa, dunque il ritorno al Vitesse dove ha ritrovato continuità e buone prove. Quindi Giuseppe Scalera (’98), che si è messo in mostra tra la Primavera viola e l’Italia al Mondiale U20. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili azzurre, da anni è considerato una promessa italiana nel suo ruolo: per età arriverà ad essere un fuori quota per la Primavera, quindi per lui ci sarà il salto nei professionisti. Insieme a Bruno Gaspar, a destra, potrebbe dunque davvero esserci uno dei giovani citati. Scelte da fare a tavolino… e sul campo.

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