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Con un Tello così… Chiesa bandiera solo del domani o già certezza per l’oggi?

“Ha grandissime qualità, diventerà una bandiera della Fiorentina” le parole. L’esser stato scelto tra gli undici titolari a Torino contro la Juventus i fatti. Sia con le prime che con i secondi Sousa ha stupito un po’ tutti in avvio di stagione su Federico Chiesa. Fiducia e stima nel figlio d’arte viola, il portoghese non l’ha mai nascosta. 276 minuti collezionati fin qui tra campionato ed Europa League dal classe 1997, che nel frattempo continua a fare la spola tra il Bozzi con la Primavera ed il Franchi. Tra un gol da cineteca alla Juve in Coppa Italia in settimana ed una rete in prima squadra ci sarebbe un abisso. Farlo davanti al proprio pubblico che ha già iniziato a stravedere per lui, non avrebbe prezzo.

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un Tello. Che Paulo Sousa continua a schierare dal primo minuto con ostinazione nonostante le prestazioni dell’ex Barcellona continuino ad essere assai deludenti. E se Mauro Zarate sembra ormai un fantasma agli occhi del tecnico viola, e l’idea delle due punte per il momento è stata messa da parte, gli spazi per Chiesa potrebbero aumentare con grande rapidità. Bernardeschi da una parte,  e Chiesa dall’altra con Ilicic a supporto di Kalinic è più di un’idea per il futuro. Che potrebbe essere più prossimo del previsto se lo spagnolo dovesse continuare ad offrire un rendimento di così basso livello.

Nel gol messo a segno contro la squadra di Grosso, anche se si parla sempre di categoria Primavera, Federico ha ricordato ancor più di quanto non riesca a fare con ogni sua movenza il padre Enrico. Che continua a lasciar tranquillo, almeno pubblicamente, il figlio senza fare uscite clamorose o ingombranti come altri hanno invece fatto in passato ma anche nel presente. Rispetto alla prima uscita allo Stadium, dove al giovane Chiesa per sua stessa ammissione tremavano le gambe, qualche altra manciata di minuti è stata messa nelle gambe e nella testa del giovane Federico.

Il talento c’è, la stima di Sousa pure, la voglia di rimanere con i piedi per terra da parte del ragazzo anche. Così come umiltà e spirito di sacrificio. Buon sangue, è proprio il caso di dirlo ricordando il babbo, non mente. E chissà che Chiesa non possa diventare molto, ma molto a breve, non solo bandiera di una Fiorentina del futuro, ma anche dell’immediato presente. D’altronde, con un Tello così, ci sono tutte le premesse per buttar dentro Federico. Già stasera contro il Palermo.

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